"Troppi escrementi di cani a Guastalla", la rivolta dei commercianti

In centro fioccano i cartelli e pure il Comune interviene: "Raccogliete"

Le provocazioni dei negozianti esasperati

Le provocazioni dei negozianti esasperati

Guastalla (Reggio Emilia), 17 novembre 2018 - In centro a Guastalla arrivano i cartelli che «invitano» a raccogliere gli escrementi del proprio cane. Li sta distribuendo il Comune nell’ambito di una «campagna di sensibilizzazione per la raccolta delle deiezioni canine». «Il cane è tuo, i marciapiedi sono di tutti. Raccogliere gli escrementi del proprio cane è un atto di civiltà», si legge nel volantino che è in fase di distribuzione ai negozi del centro storico.

Un’iniziativa che segue di pochissimi giorni la «provocazione» avvenuta all’esterno del Forno Gonda di via Gonzaga, dove è stata transennata l’area antistante il negozio per poi affiggere attorno i cartelli che invitano a non fare urinare in quel punto i cani che si portano a passeggio. Una «provocazione», dicevamo, durata poche ore, ma che sembra aver almeno sensibilizzato sull’argomento: non solo i cittadini che risiedono o lavorano in quella zona, ma anche al pubblica amministrazione locale. Da anni, ormai, il problema è noto, con le proteste di commercianti costretti a ripulire marciapiedi e accessi dei negozi dagli escrementi lasciati quasi quotidianamente dai cani. Nel caso del Forno Gonda, la presenza di giornaliere «pozzanghere» e di escrementi ha spinto a reagire, sperando che qualcosa possa effettivamente cambiare.

La situazione, in effetti, non è certo ideale, soprattutto per coloro che tengono al decoro e alla pulizia dell’accesso del negozio, in particolare se si vendono prodotti alimentari. I cartelli distribuiti dal Comune e affidati ai negozianti non sono passati inosservati ai frequentatori di via Gonzaga e del centro storico. «Alcuni dei manifesti sono stati piazzati nella parte delle vetrine. Ma non andrebbero affissi all’altezza della vista del cane, quanto a quella del… padrone», commenta un passante nel ragionare del fatto con alcuni amici. Altri avrebbero preferito che il cartello avesse riportato pure l’ammontare delle sanzioni previste dalla legge per coloro che non raccolgono le deiezioni canine. È vero che per poter multare è necessario cogliere in flagranza gli «incivili».

Ma è pure vero che in centro storico ci sono telecamere di controllo e che altre potrebbero essere installate per potenziare la vigilanza e la possibilità di individuare i responsabili delle situazioni di degrado e mancata pulizia degli spazi pubblici. La «provocazione» delle transenne con i cartelli è durata pochissime ore, ma di fatto ha permesso di portare alla luce un fenomeno che dura da anni e che danneggia decoro e immagine di un centro storico che vuole invece riprendersi da una serie di fattori negativi, a partire dalla crisi economica ma anche da problemi più locali tante volte lamentati dai commercianti della zona. © RIPRODUZ