Strage al mercato di Guastalla, condanna confermata per Mango

La Corte d'appello ha ribadito gli otto anni di reclusione per Francesco Mango

Il furgone esploso al mercato

Il furgone esploso al mercato

Guastalla (Reggio Emilia), 27 gennaio 2019 - E’ stata confermata la condanna a otto anni per Francesco Mango, il titolare del furgone rosticceria esploso la mattina del 9 marzo 2013 di sei anni fa nella piazza del mercato di Guastalla, a causa di un problema all’impianto del gas collegato alle bombole usate per alimentare i forni per la preparazione degli alimenti. Morirono moglie, figlia e cognata di Mango, con una dozzina di persone ferite o ustionate.

La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la condanna in primo grado per grave imperizia e negligenza del titolare del furgone nell’allestimento e nell’uso delle bombole, quattro invece delle tre previste, e relativo impianto, fra errori nella manutenzione e nella sostituzione delle parti usurate. Gli avvocati difensori Nicola Tria e Amerigo Gherardi puntavano all’assoluzione. Ma in Appello è emersa nuovamente la tesi accusatoria sostenuta nel luglio del 2017 al processo di primo grado dal pm Stefania Pigozzi e accolta dal giudice Angela Baraldi. La conferma della sentenza di condanna era stata chiesta dal procuratore generale e dalle parti civili rappresentante dagli avvocati Sandro Gallusi, Matteo Marchesini, Pierlino Benatti, Chiara Carletti.