Guglielmo Ovi, addio all’ultimo falegname. Con lui la squadra locale vinse due tornei

Una vita dedicata al lavoro e allo sport, specialmente negli anni Sessanta. Oggi pomeriggio si svolgeranno i funerali

Guglielmo Ovi, addio all’ultimo falegname. Con lui la squadra locale vinse due tornei
Guglielmo Ovi, addio all’ultimo falegname. Con lui la squadra locale vinse due tornei

Anche l’ultimo falegname di Vetto se n’è andato: Guglielmo Ovi è deceduto all’età di 84 anni. Ad annunciarlo la moglie Marisa Ruffini, il figlio Danilo, la nuora Chiara, i nipoti Jonathan ed Alex; il fratello Marco e la cognata Luisa, parenti ed amici. Ieri sera tanti hanno partecipato al santo rosario di suffragio nella chiesa parrocchiale di Vetto e oggi pomeriggio, con partenza dalla Casa Funerario Mammi di Castelnovo Monti alle 14, si svolgeranno i funerali nella chiesa di Vetto. A conclusione dell’onoranza funebre il feretro sarà accompagnato in processione al cimitero locale per la tumulazione.

Guglielmo Ovi, appassionato di calcio, negli anni Sessanta aveva seguito il Vetto durante il torneo della montagna conquistando ben due scudetti. Era molto conosciuto come falegname ed aveva chiuso la sua ‘bottega’, unica di Vetto, al raggiungimento della pensione. Guglielmo aveva imparato il mestiere fin da ragazzino andando a lavorare presso la falegnameria artigianale Nobili di Vetto come si usava in montagna in un’epoca in cui bisognava imparare comunque un mestiere perchè le scuole erano lontane. Affinato il mestiere di falegname, Gufglielmo Ovi, quando il titolare Nobili, raggiunta l’età della pensione ha deciso di ritirarsi dall’attività, è subentrato ed ha portato avanti la falegnameria di Vetto ancora per diversi anni, chiusa definitivamente con la sua andata in pensione.

Non si è mai allontanato dal paese anche perché la sua passione per il calcio locale lo legava alla squadra del Vetto portata al successo fin dagli anni Sessanta. Infatti Ovi è stato per 40 (anni 60-80 del secolo scorso) allenatore e dirigente della squadra di calcio di Vetto che negli anni Sessanta vinse due tornei del ‘Montagna’: il primo nel 1965 e il secondo nel 1968. Era la sua grande passione e molti giovani lo ricordano ancora quando, dai bordi del campo di calcio, dava la carica ai suoi ragazzi portandoli spesso al successo anche contro squadre più attrezzate. L’attuale dirigente del Vetto ha chiesto ed ottenuto il permessi di porre sul feretro la maglia del Vetto in suo onore.

Settimo Baisi