
Hachim Mastour, ex talento del Milan, firma con la Virtus Verona in Serie C. Un anno di contratto con opzione di prolungamento.
Dopo sei mesi da svincolato Hachim Mastour è pronto a ritornare in pista: il trequartista reggiano classe 1998 firmerà nelle prossime ore un contratto con la Virtus Verona, in Serie C. Proprio oggi compie 27 anni: dal 1° luglio sarà un calciatore dei rossoblù (contratto di un anno con opzione di prolungamento). Sarà la volta di un nuovo tentativo di rilancio per il talento della nostra città. Indimenticabili gli albori della carriera: le sue giocate nelle giovanili della Reggiana (prima Reggio Calcio) portarono su di sé gli occhi del Milan che lo mise sotto contratto nell’ottobre del 2012, a 14 anni. Qui brucia le tappe nelle giovanili. Tutti parlano di lui, e arriva a fare anche uno spot col fenomeno Neymar. È il 18 maggio 2014: prima convocazione in Serie A soli 15 anni, ma non esordirà. Poi farà altre sette panchine coi rossoneri tra A e Coppa. Mentre l’esordio col Marocco arriva il 12 giugno 2015 contro la Libia, a soli 16 anni. Poi due prestiti: un anno al Malaga in Liga (solo 5’ in campo) e uno al Pec Zwolle in Olanda (6 presenze). A giugno 2018 termina il contratto col Milan, e firma in Grecia col Pas Lamia: solo 6 presenze, e a marzo 2019 rescinde. A ottobre ecco il triennale con la Reggina. Solo 8’ in campo in C, poi i calabresi ottengono la B e lui viene confermato. In B in un girone fa 9 presenze (e 2 in Coppa). A gennaio il prestito al Carpi, in C: 10 presenze e un gol, il primo e unico fino ad oggi nei "grandi" in Europa. A luglio 2021 risolve il contratto coi calabresi e dopo un anno firma col Renaissance Zemamra, in B marocchina (2022-23). Con 12 presenze e 3 reti contribuisce al salto in A, e a fine stagione firma in A marocchina con l’Union Touarga (9 presenze nel 2023-24). Lo scorso gennaio lo svincolo e il rientro a Reggio per allenarsi in attesa di una chiamata. Breve parentesi in Kings League con lo Zeta Fc di mister Cristian Brocchi (lo allenò al Milan), e ora la Virtus Verona. Con nuove speranze.
Giuseppe Marotta