Hai perso le chiavi in campagna? Chiedi aiuto a ’Sos metal detector’

Capanni racconta l’attività che il sodalizio svolge gratuitamente insieme a quella di educazione ambientale

Hai perso le chiavi in campagna?  Chiedi aiuto a ’Sos metal detector’

Hai perso le chiavi in campagna? Chiedi aiuto a ’Sos metal detector’

di Giuliana Sciaboni

Hai perso all’aperto le chiavi, il cellulare, un anello, o un altro oggetto a te caro e prezioso? Possono intervenire in tuo aiuto i volontari di Sos Metal Detector Nazionale, presenti nel reggiano con una decina di aderenti, tra città, bassa e montagna. "La nostra associazione è nata 4 anni fa - precisa Paolo Lazzaro Capanni, giornalista e coordinatore provinciale, residente a Castelnovo Monti -, e con i suoi oltre 700 iscritti in tutta Italia offre un supporto completamente gratuito nella ricerca di oggetti smarriti. È sufficiente contattarci al numero nazionale 331 8985097".

Capanni, che da tempo si dedica all’hobby del metal detecting, è iscritto all’associazione da circa un anno. "Inizialmente tramite il web e poi di persona - sottolinea - ho conosciuto Luciano Diletti, il presidente nazionale, e ho avuto modo di apprezzarne competenza e serietà. Ho deciso di spendermi in tal senso perché lo ritengo un servizio utile alla comunità. Inoltre la possibilità di collaborare con altre persone e diversi enti è di grande soddisfazione".

Il sodalizio, infatti, collabora con le forze dell’ordine, la protezione civile, le amministrazioni comunali e altri organismi istituzionali per la tutela dell’ambiente e dei beni culturali.

"Nella nostra provincia abbiamo di recente svolto due giornate di educazione ambientale con metal detector rivolte ai bambini - prosegue Capanni - una a Reggio e l’altra in Appennino, in cooperazione con il Comune di Villa Minozzo. Abbiamo inoltre effettuato, esclusivamente con i nostri piloti di droni abilitati e a seguito dell’autorizzazione del Parco nazionale, una serie d’immagini e video dall’alto nell’area di monte Ledo".

Attività che è stata propedeutica a un progetto proposto da Alessandro Davoli, consigliere dell’Unione montana dei Comuni, che intenderebbe verificare, sotto la guida della ‘Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio’, eventuali tracce di una delle battaglie avvenute sui nostri monti tra Liguri e Romani nel secondo secolo avanti Cristo. Grazie ai detectoristi spesso oggetti che si pensavano perduti tornano ai loro rispettivi possessori.

"Ad esempio, molti anni fa - racconta Capanni -, con il mio dentista e amico, Davide Rustichelli, sono andato da un contadino in comune di Toano, il quale aveva perso un ponte d’oro mentre stava lavorando nel campo con il trattore, e l’ho ritrovato, con grande soddisfazione di tutti".

Mentre si cerca in un campo o in un bosco, si incappa spesso in rifiuti, che vengono prontamente raccolti e gettati, a fine camminata, negli appositi raccoglitori. "È incredibile quanti rifiuti metallici ci siano sottoterra - rivela -, come stagnole, tappi a corona, lattine, tubetti di medicinali e di conserve, cartucce da caccia, poi tanta plastica e altri scarti non metallici. C’è ancora una scarsa educazione ambientale, che va invece incentivata. Sos è promotrice di un metal detecting virtuoso e responsabile". "Il nostro obiettivo è quello d’istituire anche in provincia - conclude Capanni – una serie di collaborazioni con gli enti pubblici e altre realtà di pubblica utilità, così come avviene già in altre parti d’Italia".