Occhi negli occhi con una persona sconosciuta, o anche che si conosce da tempo, in silenzio per quattro minuti. L’esperimento sociale ‘Accorciamo le Distanze’ è solo una delle tantissime iniziative proposte dal Festival di Emergency nell’arco dell’ultimo weekend. La kermesse, iniziata venerdì 6 settembre e conclusasi domenica, ha richiamato ben 16mila presenze nell’arco di questa quarta edizione dedicata al tema ‘Le Persone’. Ai posti in platea quasi sempre sold out si aggiunge "la partecipazione di tantissime persone che hanno riempito strade e piazze di Reggio" riferisce l’associazione, che per l’occasione ha programmato diversi appuntamenti speciali dedicati ai primi trent’anni della Ong fondata da Gino Strada nel 1994. Nel complesso il centro è stato invaso dalla cultura, arte e dibattiti grazie a 92 eventi con 81 ospiti, oltre a 11 appuntamenti per bambini, un live show serale, una mostra immersiva, dj-set, workshop formativi e appuntamenti cinematografici, distribuiti nelle piazze e i cortili dell’esagono (a eccezione dell’ultimo giorno, in cui purtroppo il meteo non ha aiutato e gli appuntamenti si sono spostati al chiuso).
"Incontri che hanno approfondito quello che unisce una persona all’altra – dice sempre l’associazione – che cosa le divide, in quale momento si diventa ’comunità’ e quando le comunità sono capaci di generare cambiamento".
"Emergency vuole tenere i riflettori accesi sulle tante guerre oggi in corso nel mondo in cui le principali vittime sono i civili – dice Rossella Miccio, presidente dell’associazione –. Gaza, Ucraina ma anche quelle ‘dimenticate’, come ad esempio il Sudan, ci riguardano tutti". In questi tre giorni il festival è arrivato ad abbracciare una visione di comunità globale, analizzando le conseguenze dei conflitti mondiali in atto, fino all’incontro uno-a-uno in una stanza chiusa, privata e silenziosa. È lì, in pochi minuti, che le persone riescono a far affiorare sensazioni troppo spesso sopite dalla frenesia quotidiana. Alcune riemergono dietro a una risata o un sorriso imbarazzato, altre tramite lacrime di commozione.
"La storia di Emergency è la storia dell’incontro tra persone diversissime, tenute insieme da convinzioni profonde e obiettivi comuni – considera Simonetta Gola, direttrice Comunicazione e ideatrice del Festival –. Le contraddizioni che stiamo vivendo a livello globale possono essere superate solo partendo dalla capacità di darci degli obiettivi comuni, primo di tutti il rispetto dei diritti umani".
"Ospitare per la quarta volta il Festival è stato per noi motivo di orgoglio e di soddisfazione – aggiunge il sindaco di Reggio, Marco Massari –. Rinsaldare ulteriormente i legami tra Emergency è il nostro obiettivo per il futuro. Cura, salute, diritti, uguaglianza e pace sono valori che condividiamo e di cui vogliamo farci portavoci insieme".
Cè un ultimo appuntamento con il Festival, però, che non si concluderà prima del 20 ottobre: la mostra ‘Humanity Lovers’ resterà infatti aperta il martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 13 e il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18 al Palazzo dei Musei.
Giulia Beneventi