SETTIMO BAISI
Cronaca

I banchi allontanati. Il Comune: "Garantire la vista del Monumento"

Gli ambulanti: "Siamo sempre più ai margini" .

Marco Corradi, uno degli ambulanti del sabato, che racconta la sua frustrazione dopo la scelta del Comune di spostare i banchi fuori dalla piazza

Marco Corradi, uno degli ambulanti del sabato, che racconta la sua frustrazione dopo la scelta del Comune di spostare i banchi fuori dalla piazza

"Appena c’è qualcosa, i primi a chiudere siamo sempre noi. Quelli del mercato, sempre in fondo". È amaro lo sfogo di Marco Corradi, uno degli ambulanti del sabato, che racconta l’ennesimo capitolo di una lunga storia di difficoltà e scarsa considerazione. Questa volta però, al centro della protesta c’è la decisione del Comune di Reggio di spostare alcuni banchi di piazza Martiri in un’area più defilata sempre nei pressi del Teatro Valli.

Una scelta comunicata con una Pec inviata giovedì pomeriggio (8 maggio) e valida già da sabato. "La cosa che ci dà più fastidio è che non si è aperto un tavolo di trattativa — spiega Corradi —. Ci è stato comunicato all’ultimo, senza confronto. Nessun banco spunta dal porticato del Teatro, dove ci hanno messi. Non abbiamo più uno sbocco sulla piazza, ci siamo ritrovati in una zona pedonale di fronte all’hotel Storia, dove non passa nessuno ed è difficile anche farsi notare. Ci hanno messo lì, punto e basta".

Il mercato del sabato, negli anni, ha già subito diversi ridimensionamenti. "Una volta si poteva lavorare anche altri giorni della settimana – continua il mercante –, poi con il calo delle vendite in molti hanno restituito le licenze. Anche gli spostamenti continui hanno penalizzato tanti, in ultimo questo per una questione di decoro legata al Monumento ai Caduti. Ora infatti, di nuovo, ci hanno spostato più indietro, fuori dalla piazza. E ogni volta ci dicono che è per motivi organizzativi, per lasciare spazio ad altri eventi. Ma alla fine, chi ci rimette, siamo sempre noi".

Nella comunicazione ufficiale del Comune si legge che "a partire da sabato per tutte le successive giornate di sabato fino a fine anno, sono stati previsti spostamenti ai posteggi siti in piazza Martiri. Tale risoluzione, che si è resa preferibile a seguito di segnalazioni pervenute da cittadinanza e associazioni, che fanno riferimento a una preclusione, con l’attuale disposizione dei banchi, della visuale del retrostante Monumento ai Caduti per la Resistenza, importante testimonianza della memoria cittadina. È importante che la visuale sul suddetto monumento venga costantemente garantita, in particolare nelle giornate di sabato, quando il centro storico è particolarmente frequentato".

Una motivazione che, per Corradi, non basta a giustificare le modalità della decisione: "Da anni ci dicono dove possiamo o non possiamo stare, ci siamo abituati. Ma almeno avrebbero potuto permetterci di rimanere a ridosso di piazza dei Martiri, con uno sbocco visibile. Così, invece, sembra che vogliano solo di farci sparire. Magari danno fastidio tre o quattro banchi, e allora li spostano tutti. Un altro modo per farci mollare, per farci restituire le licenze".

In più, oltre al danno economico, c’è anche il senso di impotenza: "Secondo me l’amministrazione vive un’altra realtà. Leggiamo che vogliono aiutare il commercio, che vogliono ripopolare le strade del centro, ma poi ci trattano così. Sarebbe bastato anche un veloce confronto per trovare una soluzione che andasse bene a tutti. Ormai siamo rimasti in pochi, e qualcuno ha già deciso di non aprire più. Ma è davvero questa l’idea che si ha dei commercianti ambulanti?".

Una polemica sentita, vera, da parte di chi questo lavoro,lo ha fatto per tutta la vita. Una polemica che si aggiunge a un malcontento diffuso, più ampio, che riaccende il dibattito sul ruolo del mercato ambulante nel centro storico e sul difficile equilibrio tra esigenze commerciali, tutela del decoro urbano e partecipazione degli operatori alle scelte che li riguardano.

e. b.