
La giunta sta per presentare la delicata manovrina in Consiglio comunale.
La giunta reggiana proporrà al Consiglio comunale di incrementare le tariffe solo dell’8% per le utenze domestiche e del 9% per quelle non domestiche. Il tutto mantenendo le agevolazioni già in essere per alcune categorie di utenti per un ammontare di circa 930mila euro, di cui 350mila di natura sociale.
I cittadini pagheranno in medià in più tra i 13 e i 40 euro annui, a seconda delle dimensioni familiari e degli spazi in uso. Botteghe e piccoli esercizi commerciali vedranno invece un aumento medio di circa 35 euro annui, 145 euro annui i bar e le piccole attività di ristoro, e cifre crescenti le categorie come mense, ospedali e aziende a seconda delle loro dimensioni. Se approvate dal Consiglio comunale, le nuove tariffe saranno applicate a partire dall’ultima rata 2025.
Il contenimento dei costi è nello specifico reso possibile da circa 1,5 milioni di euro recuperati dal contrasto dell’evasione della Tari e da 530mila euro di fondi stanziati dalla Regione, come premio per Reggio per aver raggiunto in anticipio di due anni l’obiettivo di superare all’80% di raccolta differenziata fissato entro il 2025 (l’anno scorso la percentuale era dell’83%).
Le sanzioni andranno dai 200 ai 600 euro, con aggiunta di una denuncia penale nel caso di abbandono di sostanze pericolose. Sono poi confermate tutte le agevolazioni previste dal regolamento comunale, così come quelle per associazioni di promozione sociale e di volontariato, con uno sconto del 100% della quota variabile non misurata. Per le famiglie a basso reddito si mantiene l’agevolazione del 100% della quota variabile non misurata con Isee fino a 15mila euro indipendentemente dal numero di figli a carico e fino a 30mila euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.