I genitori negano tutto: "Non è vero"

La ragazza ha sporto denuncia verso i genitori nell’agosto 2021. All’esito delle indagini condotte dalla squadra mobile, nel dicembre di quell’anno il pm Marco Marano chiese il rinvio a giudizi. Il padre, che ha 62 anni, e la madre 57enne, devono rispondere di maltrattamenti in concorso verso la figlia: l’imputazione parla di comportamenti "non rispettosi della libera autodeterminazione della ragazza". Ieri, durante il controesame della giovane, l’avvocato difensore dei genitori Domenico Noris Bucchi ha sollevato incongruenze tra la deposizione in aula e il contenuto della querela."Non è possibile che suo padre la picchiasse da bambina per una maglia scollata..."; e ancora: "Lei aveva parlato di comportamenti un po’ eccessivi, ma non di violenze fisiche...". La 21enne ha risposto che i motivi sono cambiati nel tempo, specie quando da adolescente chiedeva più libertà. A margine del processo, l’avvocato Bucchi dichiara: "Entrambi i miei assistiti, nei confronti dei quali, per inciso, non è mai stata richiesta alcuna misura cautelare e che quindi sono liberi, respingono con fermezza le accuse mosse dalla ragazza. Negano di aver commesso violenze fisiche e psicologiche o proibizioni di sorta, men che meno per ragioni religiose o culturali. E si dicono certi di dimostrare la loro completa estraneità agli addebiti".

al.cod.