ELISABETTA
Cronaca

I gioielli del tempo prezioso . L’arte orafa di Anna Maccieri Rossi

La designer reggiana dopo esperienze da Bulgari, Tiffany e Cartier ha lanciato una linea che spopola in Usa

Grassi

Dalle colline romagnole di Santarcangelo dove vive ora, arriva la storia della designer di gioielli reggiana Anna Maccieri Rossi, che ha vissuto i suoi primi venti anni nella nostra provincia.

Nata a Correggio, ha frequentato il liceo classico Ariosto in città, prima di proseguire gli studi e viaggiare per il mondo, diventare una designer di gioielli e orologi alla corte di grandi griffe come Bulgari, Cartier e Tiffany. Ora si è affermata come imprenditrice con un marchio che porta il suo nome. Lei aggiunge "ho ancora tanti cari amici a Reggio Emilia, con i quali sono rimasta in contatto".

Nonostante abbia solo 44 anni, Anna ha già alle spalle tante esperienze diverse, che sono state raccontate dalle pagine online di Forbes e Telegraph e sui suoi profili social: su Instagram ha oltre 20mila followers e da settembre è attivo il suo nuovo sito internet www.annamaccierirossi.com.

La creatività poi è una passione di famiglia, la mamma Valeria Battelli ha gestito per molti anni la gioielleria Pietra di Luna in via Toschi, trasmettendole la passione per le pietre naturali. Di quel periodo Anna racconta: "Siamo state insieme in India diverse volte, ho imparato tanto da lei. Ora si è trasferita con il negozio sul lungomare di Cesenatico, di fronte al famoso grattacielo romagnolo, con la nuova insegna AMetis. Quando era ragazza il mio doposcuola era la boutique. Adoravo stare lì, parlare con i clienti, studiare le pietre preziose e girare il mondo alla caccia di nuovi materiali".

Il fratello Marco Maccieri vive ancora a Reggio, è un attore e fa parte della compagnia Mamimò. Un vizio di famiglia quindi, quello di creare e confrontarsi con nuovi palcoscenici.

Maccieri Rossi una volta diplomata si è sposta a Bologna dove ha poi studiato Comunicazione e Marketing, da lì "l’Erasmus a Madrid e San Diego in California e la scuola di arti orafe a Firenze. Lì ho capito che volevo diventare una designer. Poi sono riuscita a superare una dura selezione ed entrare alla Creative Academy (solo in 20 nel mondo ce la fanno, ndr) e sono stata scelta da Cartier per uno stage di un anno a Parigi e, mentre ero in Francia, ho accettato la sfida di andare cinque anni in Svizzera per iniziare a lanciare la linea di orologeria.

Sono tornata in Italia, dove sono nati i miei due figli, Riccardo di 12 anni e Anita di quasi 10. Rientrata ho cominciato a fare consulenza a Bulgari, quindi un periodo da pendolare con la Svizzera di nuovo per Tiffany come head design, arrivando così a fine 2018 quando ho dato vita al mio marchio". E qui la sua filosofia, che spiega così: "A fronte di fatti che, nel frattempo, hanno segnato la mia sfera personale, ho avuto l’idea di realizzare dei ciondoli che coniugassero la gioielleria con l’orologeria, puntando sul movimento. Non volevo però che segnassero semplicemente il tempo, ma che dessero l’idea del tempo che scorre e del fatto che non va sprecato, ma vissuto appieno, da qui il nome ’Carpe Diem Collection’".

Anna ora è anche imprenditrice, vende soprattutto negli Stati Uniti, in città importanti per il gioiello, la moda e il desing a tutto tondo, quindi soprattutto a New York, Malibu e Seattle. Ma anche a Vicenza Oro, la più importante fiera di settore, oltre che nella boutique della mamma in Romagna. Non nasconde, però, di stare cercando "i punti giusti dove vendere anche in Italia le mie creazioni, ma voglio che siano luoghi e persone che capiscano e valorizzino il mio lavoro. Ho detto molti ’no’ in questi anni per non perdermi, sto alla larga dal fast fashion e da un concetto di moda troppo commerciale e urlato".

Il design ricercato, i materiali preziosi e la manifattura made in Italy hanno fatto successo, tanto che i suoi prodotti hanno un valore alla vendita che vanno dai 1.500 euro, fino a collane da 45mila dollari. Se le si chiede quale donna famosa vorrebbe che indossasse le sue creazioni non ha dubbi: "Al di là di diversi volti noti e influencer che già ora scelgono i miei gioielli credendo in me, il sogno sarebbero Meryl Streep o Cate Blanchett, donne eleganti esenza tempo".

Racconta poi un aneddoto: "Un importante uomo d’affari americano del Wyoming che tempo fa ha acquistato un mio ciondolo per la sua compagna e dopo mi ha scritto una bellissima lettera cartacea per ringraziarmi, perché il mio gioiello era riuscito a comunicare con profondità i suoi sentimenti d’amore. Mi viene ancora la pelle d’oca se ci penso, è stata una grande soddisfazione. Sono le emozioni, più che i soldi, che fanno la differenza, che rendono le mie idee e il mio lavoro un successo".