GABRIELE GALLO
Cronaca

I membri del gruppo originario. Tanti lavorano nelle cooperative sociali. Curcio e Azzolini ancora imputati

Ognibene e Mantovani hanno avuto una figlia, Paroli fa il pittore .

Morto Alberto Franceschini, sono comunque ancora in diversi gli ex terroristi delle Brigate Rosse, dissociati o irriducibili, sopravvissuti alla lotta armata e alla detenzione. A partire da Renato Curcio, l’ideologo delle Br. Il brigatista, mai dissociato, ha 83 anni; è uscito di galera nel 1998 dopo 25 anni di detenzione, di cui 12 in regime di carcere duro. Continua a lavorare nella cooperativa ’Sensibili alle foglie’, da lui fondata.

Per quanto concerne la folta rappresentanza di terroristi reggiani in seno alle Br, Prospero Gallinari è morto nel 2013 a 62 anni. Irriducibile come Curcio fu scarcerato, con pena sospesa per motivi di salute, nel 1996. Ha invece 70 anni Roberto Ognibene, dissociato. Dopo avere ottenuto la semilibertà nel 1993, oggi è totalmente libero. Lavora in una cooperativa di servizi sociali a Bologna. Ha una figlia di 35 anni avuta da Nadia Mantovani, anche lei brigatista. Loris Tonino Paroli ha raggiunto le 81 primavere; nonostante non si sia mai macchiato di fatti di sangue è stato condannato a 16 anni, tutti scontati. Vive ancora a Reggio dove svolge attività di pittore. E’ ancora in semilibertà Lauro Azzolini, volontario in una cooperativa per disabili. Risulta tuttora detenuto Attilio Casaletti, mentre Fabrizio Pelli, altro reggiano prodotto delle Brigate Rosse prima maniera, è morto di leucemia nel carcere di San Vittore nel 1979. Per quanto riguarda la fase successiva del brigatismo rosso, il successore di Curcio alla loro guida, Mario Moretti, protagonista principale del sequestro Moro, a 79 anni è tuttora in semilibertà, ottenuta nel 1997 nonostante la condanna a 6 ergastoli e senza mai essersi dissociato o pentito. Lavora come volontario in una cooperativa e presta assistenza informatica a uno studio legale di Milano. Ha varcato la soglia degli 82 anni invece Giovanni Senzani, ideatore del barbaro omicidio di Roberto Peci, fratello del pentito Patrizio. In semilibertà dopo 17 anni di carcere è totalmente libero dal 2010. Nadia Mantovani, moglie di Roberto Ognibene, è libera dal 1996: ha 75 anni e ha fondato l’associazione "Verso Casa" a Bologna per il reinserimento dei detenuti.

Gabriele Gallo