FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

I miasmi e l’amianto: "Ci sono stati ritardi. Se inquini poi paghi"

Il sindaco Massari: "Vicenda traumatica e grave". Ieri summit col Mimit: "Disponibili sugli investimenti".

Il sindaco Massari: "Vicenda traumatica e grave". Ieri summit col Mimit: "Disponibili sugli investimenti".

Il sindaco Massari: "Vicenda traumatica e grave". Ieri summit col Mimit: "Disponibili sugli investimenti".

Si è tenuto ieri mattina un vertice in videoconferenza sul futuro dell’azienda Inalca, il cui stabilimento è andato distrutto dall’incendio del febbraio scorso. Presenti rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di Invitalia, dell’azienda stessa, oltre al sindaco di Reggio Marco Massari e all’assessore regionale al lavoro Giovanni Paglia.

"L’incontro al Mimit segna un passaggio importante nella vicenda Inalca – dicono Massari e Paglia –. Il Ministero, con il supporto di Invitalia, ha manifestato la propria piena disponibilità ad accompagnare eventuali investimenti che il Gruppo Cremonini volesse intraprendere sul territorio di Reggio Emilia, supportando in questo senso l’impegno già manifestato dalla Regione dal Comune di Reggio. L’azienda ha stabilito di poter procedere a ulteriori verifiche tecniche in questa direzione, pur ribadendo l’attuale impossibilità di riproporre soluzioni analoghe a quelle venute meno con l’incendio e l’assenza di investimenti già programmati nel breve periodo. Nell’immediato si apre quindi un tema sociale fondamentale, che ha a che fare con le condizioni di chi è attualmente in cassa integrazione o sta affrontando lunghe trasferte per poter continuare a lavorare e vede quindi con legittima preoccupazione il proprio futuro".

E ancora: "Le istituzioni saranno vicine a tutti loro e fin dai prossimi giorni continuerà il confronto con i sindacati, l’azienda e il territorio per costruire le migliori condizioni di uscita da questa situazione, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno e di consentire a tutti adeguate condizioni di lavoro".

Soltanto poche ore prima, il primo cittadino in diretta a Telereggio alla trasmissione il Graffio, aveva commentato sul caso: "Inalca è una vicenda estremamente complessa, da tutti i punti di vista: per l’estensione dell’incendio, 20mila metri quadri, c’è stata un’esplosione; frammenti di amianto sono arrivati a circa un chilometro di distanza, più società sono in affitto, con problemi anche di relazione e responsabilità. Dal punto di vista della salute pubblica l’Ausl non ha mai sollevato problemi però e voglio tranquillizzare tutti. Ma di certo il cattivo odore dà fastidio ed è inaccettabile. Ma, ripeto, non ci sono pericoli per la salute. Però sì, ci sono stati dei ritardi. Quali? La regola è, banalmente, ’chi inquina paga’. E credo si sarebbe potuto fare molto di più in tempi più brevi da parte dei responsabili. Noi abbiamo fatto tutto il possibile, con le ordinanze. Ora bisogna arrivare a completare gli interventi, spero nei prossimi giorni si risolva anche il problema dell’odore dovuto prima la carne putrefatta, poi a quella andata a male nelle scatolette. Sollecitiamo di continuo le aziende e spero che si arrivi presto alla conclusione di questa vicenda, la più traumatica e grave, per me, in questo primo anno di mandato".