I negozi dei centri commerciali abbassano le saracinesche

Una protesta per la chiusura forzata nei weekend: "Così non ce la facciamo più, recuperiamo solo il 10-12% dei nostri soliti incassi"

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Per un giorno i centri commerciali di tutt’ Italia si sono uniti con un unico obiettivo: abbassare le saracinesche per tornare ad aprirle domani. Un gioco di parole dietro il quale si nasconde tutta la rabbia e la frustrazione di mesi di chiusura nei fine settimana, decisione che ancora oggi tiene banco sui tavoli di Roma e per la quale ci si aspetta un cambio di direzione proprio in questi giorni anche a fronte di questa manifestazione.

Una protesta silenziosa ma che apre una finestra su una realtà che attanaglia da mesi le attività commerciali all’interno delle grandi distribuzioni. Un grido che coinvolge quasi 800.000 lavoratori e 1.300 strutture commerciali, tra queste anche i centri della nostra città: L’ Ariosto e Meridiana che hanno aderito all’iniziativa. Alle 11 in punto l’annuncio radiofonico avvisa la clientela presente nei Centri Commerciali che le saracinesche si abbasseranno per 10 minuti in segno di protesta e così accade. Circa 30 negozi sui 40 presenti nell’ipermercato di Viale Morandi i cui commessi hanno incrociato le braccia davanti alle proprie vetrine e abbassato le serrande. Un’immagine forte che lascia percepire tutta l’amarezza e la preoccupazione che si nasconde dietro ognuno di quei volti. "Abbiamo bisogno di riaprire nei fine settimana per provare a risollevare le sorti del nostro fatturato- ha spiegato Davide Spallanzani, rappresentante di galleria e titolare di una storica attività di abbigliamento presente ad Ariosto-. In questo momento lavoriamo dal lunedì al venerdì e recuperiamo un 1012% degli incassi che invece potremmo fare nel week end". Sono infatti i negozi di abbigliamento quelli che hanno risentito maggiormente di questa situazione, con interi campionari ancora da smaltire e già da mettere in promozione.

"Le nostre attività vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza- ha spiegato Mauro Pontremoli, direttore de L ’Ariosto- aggravato dalle stringenti misure con cui il Governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel week-end alimentando così il gap con la concorrenza". Il Governo sta vagliando proprio in questi giorni la reale fattibilità di riaprire le porte nei sabati e domeniche ai Centri Commerciali ed è proprio su questa speranza che si aggrappano le tante attività. "Ancora una volta ribadiamoe la sicurezza delle nostre strutture e gallerie - sottolinea Pontremoli-. Sin dall’inizio della pandemia abbiamo adottato protocolli rigorosi, garantendo che non si registrasse alcun focolaio".