I ’no vax’ tornano a colpire: maxi scritte su vetri e muri dell’Agenzia delle Entrate

Contestate l’elezione e anche la digitalizzazione. Danno ingente per il ripristino, caccia ai responsabili con le immagini delle videocamere

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Torna a colpire con la stessa tecnica – armato di vernice spray e col favore delle tenebre – anche l’anonimo che, a nome degli antivaccinisti, periodicamente sproloquia sui palazzi che ospitano associazioni o enti che i ’no vax’ considerano nemici.

Dopo aver preso di mira le sedi dei sindacati confederali, quella dell’ordine dei medici, scuole dell’infanzia e scuole primarie – causando un notevole esborso economico per la rimozione delle scritte – stavolta la mano dell’ottimo ’non-sierato’ (per usare il linguaggio in uso nell’ambiente) si è abbattuta come un maglio sui muri dell’Agenzia delle Entrate, a due passi dal Palazzo di Giustizia.

Con la vernice rossa l’anonimo ha vergato slogan a caratteri di giganteschi, visibili a decine di metri di distanza, sulle vetrate e sui muri esterni.

Agli argomenti tradizionali (cioé i vaccini) se ne sono aggiunti di nuovi: sulle elezioni, sul ’controllo’ dovuto alla digitalizzazione. Anche le maxibollette rientrano, a giudizio del no-vax, nel novero delle scelte dovute ad un maxicomplotto.

Sul posto gli agenti hanno effettuato un sopralluogo alla ricerca di qualche indizio che possa portare ad identificare lo sconosciuto imbrattatore che, come dicevano, ha causato un danno notevole.

Importante sarà il controllo accurato delle immagini della videosorveglianza.