I Nomadi regalano un inedito di Augusto

’È stato veramente bellissimo!’ contiene quattro cd e due dvd con inediti, rarità, provini e brani tratti da concerti live .

I Nomadi regalano un inedito di Augusto

I Nomadi regalano un inedito di Augusto

Non si fermano le novità per le celebrazioni dei sessant’anni di carriera dei Nomadi.

Dall’8 dicembre sarà disponibile un nuovo cofanetto-tributo ad Augusto Daolio che contiene quattro cd e due dvd con inediti, rarità, provini, versioni in spagnolo, remix e brani tratti da concerti live della band di Novellara. Il cofanetto (che costerà sui 38 euro) s’intitola "È stato veramente bellissimo!", che può essere già prenotato in attesa dell’uscita ufficiale.

Oltre ad essere un commovente omaggio ad Augusto, a trent’anni dalla sua scomparsa, è anche una selezione di brani inediti e rarità.

Il cofanetto, curato personalmente da Beppe Carletti e dalla band, si apre con un cd ricco di sorprese ed include, tra gli altri, un provino incompleto inedito con la voce di Daolio dal titolo "E il treno va", perfezionato e completato a ottobre 2023 in studio. Il secondo cd presenta una selezione emozionante proveniente da concerti inediti del 1992, offrendo un’esperienza unica di ascolto degli ultimi concerti di Augusto Daolio dal vivo. Il terzo e il quarto cd presentano l’audio del memorabile concerto al teatro Smeraldo di Milano nel 1991, digitalmente rimasterizzato nel 2016, permettendo all’ascoltatore di rivivere l’esibizione live dei Nomadi.

I due dvd completano il viaggio, offrendo la registrazione video del concerto al teatro Smeraldo e un documentario del 1995 dal titolo "Augusto Daolio musicista, poeta, pittore" dove si svela il lato poliedrico dell’indimenticabile artista e il lato straordinario umano.

Il packaging del cofanetto e` particolarmente elegante: una scatola personalizzata che contiene cd e dvd in bustine separate, oltre a un ricco booklet di 24 pagine con i testi di presentazione di Beppe Carletti, estratti dal libro "Questi sono i Nomadi e io sono Beppe Carletti".

Antonio Lecci