ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

I sessant’anni dell’ospedale. Concerto e facciata illuminata in onore al Santa Maria Nuova

Domani l’anniversario dell’attuale sede. La prima, in via Dante, fu bombardata nel 1944. Nel 2024 la struttura ha contato oltre 35.500 ricoveri e 5,4 milioni di prestazioni ambulatoriali . .

Domani l’anniversario dell’attuale sede. La prima, in via Dante, fu bombardata nel 1944. Nel 2024 la struttura ha contato oltre 35.500 ricoveri e 5,4 milioni di prestazioni ambulatoriali . .

Domani l’anniversario dell’attuale sede. La prima, in via Dante, fu bombardata nel 1944. Nel 2024 la struttura ha contato oltre 35.500 ricoveri e 5,4 milioni di prestazioni ambulatoriali . .

Domani, 15 maggio l’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio compie 60 anni nella sede attuale di viale Risorgimento, inaugurata nel 1965, che ha sostituito quella di via Dante danneggiata dai bombardamenti nel 1944. Il giro di boa sarà celebrato domani con un concerto previsto alle 18 davanti all’ingresso principale e la sera sarà illuminata la facciata principale. Altri appuntamenti celebrativi saranno poi organizzati nel corso dell’anno.

L’occasione per l’Ausl reggiana è anche quella di fare un bilancio dell’attività della struttura, che conta 852 posti letto, oltre 30 discipline, alcune delle quali dotate di terapia intensiva (coronarica, rianimazione, neonatologia), eroga attività riconducibili ad oltre 10 discipline di orientamento laboratoristico e radiologico-radiodiagnostico e annovera 3.480 dipendenti.

In dettaglio nel 2024 sono stati oltre 35.500 i ricoveri (l‘85% in regime ordinario), oltre 5,4 milioni le prestazioni ambulatoriali, quasi 85.000 gli accessi in Pronto soccorso e oltre 14.000 in Ps pediatrico. Nel corso degli ultimi 10 anni sono stati investiti oltre 40 milioni di euro in nuove tecnologie, mentre è in corso la gara per il sistema di laboratorio analisi chimico-cliniche con una base d’asta del valore di 85 milioni di euro.

Riconosciuto nel 2011 come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Ircss) nella disciplina oncologica, il Santa Maria vanta oggi oltre 20 progetti di ricerca finanziati, tra cui spiccano otto progetti internazionali su temi come gli screening oncologici e la riabilitazione, e cinque progetti pluriennali di finanziati dalla Fondazione Airc per la ricerca contro il cancro sulle tematiche relative alla genomica tumorale.

Per quanto riguarda il personale, infine, nel 2024 è iniziato un percorso di stabilizzazione a tempo indeterminato che consentirà entro il 2025 di stabilizzare 17 ricercatori sanitari e 25 collaboratori.

Con la sede di via Dante fortemente compromessa dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, a dare il via al progetto del nuovo ospedale era stato il cosiddetto “lascito Gallinari”. "Una famiglia di imprenditori – ricorda l’azienda Usl – che alla fine della guerra coltiva il sogno di dare a Reggio “l’ospedale più bello e moderno del Dopoguerra”, raccogliendo il consenso e le speranze di una intera comunità provata dalla paura e dalle difficoltà".

Progettata dall’architetto reggiano Enea Manfredini, per la sua compattezza funzionale la struttura originaria "è tuttora considerata uno dei migliori esempi di architettura ospedaliera in Italia – prosegue l’Ausl – e si inserisce nel tessuto urbano di Reggio, conservando la vantaggiosa vicinanza al centro città e garantendo la prossimità a vie di accesso extraurbane".

La struttura risponde ai criteri costruttivi dell’epoca, con prevalente attenzione ai settori di degenza e uno stile architettonico che fa della razionalità progettuale e della purezza estetica i tratti fondanti. Nei decenni l’ospedale è stato caratterizzato da numerosi interventi di natura edilizia: "Attualmente occupa una superficie coperta di oltre 180.000 metri quadrati, sui complessivi 287.000 dell’area su cui è ubicato".