Chissà quanti post, whatsapp o addirittura sms ha ‘bruciato’ Barford con la sua trance agonistica nella sfida contro Bonn. I soliti insoddisfatti cronici erano già lì, pronti a far piovere di tutto su una squadra che invece li ha zittiti, mettendo in piedi una notte leggendaria. Una delle più belle ed emozionanti della recente storia biancorossa. Oltre a trascinare i propri compagni in una clamorosa rimonta iniziata dal -16 del quarto periodo, la guardia classe ’96 della Unahotels ha anche scritto il suo nome nell’albo d’oro della Basketball Champions League.
Il 7/7 da 3 messo a segno in Germania eguaglia infatti il record della competizione che, fino a due giorni fa, era un’esclusiva di Sek Henry e risaliva al 2021 (Pinar Karsiyaka vs Saragozza 84 a 79). I 34 punti complessivi sono anche record personale in carriera e aggiornano il precedente ‘high’ di 33 risalente al 21 marzo del 2021, quando vestiva la maglia di Cremona. In quel caso però arrivò una sconfitta sul filo di lana contro Treviso (86-85), mentre l’altra sera ‘JB’ – questo il suo soprannome – ha potuto festeggiare assieme ai compagni. Dal punto di vista puramente realizzativo si tratta quindi di una performance unica, ma non è la prima volta che Barford riesce ad essere decisivo per le sorti della Unahotels. Il suo apporto in difesa è sempre fondamentale per coprire le spalle di Winston (che così può occuparsi dell’avversario meno pericoloso e ‘riposarsi’…) inoltre le sue sfuriate in attacco fanno sempre comodo. In questa stagione la guardia scelta da Coldebella è già stata inequivocabilmente decisiva con Treviso (24 punti e Mvp della terza giornata della Lba), a Venezia (13 punti e la tripla pesantissima in volata), a Napoli (22 con 4/5 da 3), con Varese (17 e 17 di valutazione) e in diversi altri casi in cui non ha avuto ‘bisogno’ di fare il ‘bomber’ per dare un contributo tangibile.
I 38 punti segnati dalla squadra biancorossa nell’ultimo quarto sono record societario in una trasferta europea, ma non sono il massimo assoluto.
Per due volte infatti la Pallacanestro Reggiana si è addirittura superata, segnandone 39 nell’ultimo parziale. È accaduto in Serie A: il 22 aprile 2006 a Bologna contro la Virtus, quando McIntyre fece registrare il famoso record del 10/10 da 3 (99-93 per Reggio) e poi il 22 maggio del 2014, gara 2 dei quarti di finale dei playoff contro la Montepaschi Siena. In quel caso i biancorossi persero la sfida per 88 a 84, nonostante un James White da 20 punti, coadiuvato da Bell e Silins, entrambi a quota 16. Nomi che evocano un passato glorioso anche se la coppia Barford + Winston (55 punti in due contro Bonn) non ci sembra affatto male…