Il bosco di Marola in cui si adottano castagni secolari

Il progetto di riqualificazione e valorizzazione della natura ha già visto 70 alberi ’curati’ grazie a ditte sponsor, privati e 5 per mille

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Celebrata sabato nell’Abbazia di Marola la prima ‘Festa delle adozioni’ dei castagni matildici presenti nell’adiacente castagneto. Dopo la messa, celebrata da don Riccardo Camellini, tutti immersi "nell’abbazia esterna", come ha definito il castagneto il nuovo presidente dell’associazione, Lauro Bolognesi, il quale ha sottolineato l’obiettivo di riqualificazione e valorizzazione del castagneto come luogo dello spirito, sulla linea tracciata da Papa Francesco nella Laudato Sì.

Un bosco-giardino dove si potrà agire e operare e ove verranno recuperati metati (antichi seccatoi delle castagne), dove il pascolo torna a vivere per garantire la sopravvivenza del castagneto e riportarlo a condizioni di naturalità.

Le risorse principali per questa ampia progettazione vengono in gran parte dal progetto Adotta un castagno, partito nel 2020 che ha già visto 70 castagni adottati da ditte sponsor ma soprattutto da privati ed anche la risorsa del 5 per mille. Ma è alle risorse umane che si è rivolto con riconoscenza il presidente sottolineando la generosità di molti che ha permesso di gettare le basi di una "casa fondata sulla roccia": l’associazione e i suoi aderenti che crescono sempre di più con la volontà di difendere la natura, la bellezza del creato come "risorse per il benessere proprio e della comunità".

Il presidente ha ben delineato l’idea e i progetti che ne sono seguiti, in primis quello che ha portato alla costituzione (con il contributo del dottor Umberto Bernardi) della Società Consortile, braccio operativo dell’associazione Amici del Castagneto Matildico di Marola, grazie alla quale è stato possibile ottenere fondi per riqualificare già 22 ettari di bosco ed effettuare potature per cento castagni. Già operative anche convenzioni con il Centro Missionario Diocesano per gestire la tradizionale raccolta delle castagne, la convenzione con Eco Sapiens (gruppo della Coop l’Ovile che accompagna nel bosco le scolaresche), con l’Istituto Mandela per progetti e laboratori all’aperto. Molte le adozioni in memoria di persone scomparse, ricordate per sempre in una casa comune fondata sulla roccia: il castagneto, uno dei più antichi dell’Appennino, dove vivono castagni ultrasecolari che hanno nutrito la popolazione e che non cessano di farlo.

s. b.