Il Cai riscopre la magia della Val Tassaro "Ha un aspetto naturale e incontaminato"

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La Val Tassaro, nel Comune di Vetto, è sicuramente una delle zone più belle e affascinanti dell’Appennino Reggiano. Di grande importanza per gli aspetti naturalistici e storici, è diventata una meta interessante per gli escursionisti, grazie a una rete di sentieri molto articolata e curata, ma anche alla concentrazione di trattorie sempre gradite a chi cammina. La Val Tassaro è da anni anche un territorio molto studiato dal Comitato Scientifico del Cai reggiano, che qui ha fatto importanti ricerche e scoperte. Ricordiamo recentemente la scoperta del masso di Monte Lulseto, con le sue singolari e misteriose incisioni, e le ricerche che hanno messo in evidenza aspetti sconosciuti della Rocca di Crovara. Nella Val Tassaro si sviluppa inoltre uno dei tratti più significativi del Sentiero dei Ducati (www.sentierodeiducati.it).

Nella Val Tassaro il 24 aprile il Cai reggiano organizza una interessante escursione, con la collaborazione del Comitato Scientifico.

"Questa valle fuori dai circuiti turistici più frequentati – spiegano Carlo Ferrari e Paolo Strozzi, del Comitato Scientifico, che guideranno la camminata - ha mantenuto un aspetto naturale e incontaminato: è Zona a protezione speciale (ZPS) e fa parte del “Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto Collina Reggiana – Terre di Matilde”. Boschi, antiche borgate e resti storici caratterizzano il territorio"

L’escursione inizia dall’Ostello di San Giorgio a Crovara (470 m): si scende verso Scalucchia (foto in alto a sinistra) fino ad imboccare una carraia che porterà al Sentiero dei Ducati (SD) e da qui al M. Lulseto (598 m), dove il Comitato Scientifico alcuni anni fa scoprì il grande masso di arenaria sul quale l’uomo ha scavato canalette e altri petroglifi. Si proseguirà fino al borgo di Legoreccio, dove si trova la Corte di Legoreccio residenza dei Da Palude. Sempre seguendo il SD si arriva a Ca’ Spiaggi e seguendo un tratto del Rio Riolco al borgo di Pineto (685 m), che mantiene alcuni elementi medioevali. Da qui si imbocca il sentiero CAI 670A che segue il Tassaro prima a mezza costa poi al livello del torrente in un ambiente naturale ancora incontaminato. Raggiunto il sentiero 670 lo si segue fino a Scalucchia (457 m), un tempo villa della Contea di Crovara e feudo dei Da Palude. Si scende al greto del Tassaro dove nelle acque limpide si trova il gambero di acqua dolce e nelle aree umide circostanti la Salamandrina di Savi (endemismo locale). Attraversato il ponte di legno e salito il breve ma ripido sentiero si arriva al punto di partenza a Crovara, dove è prevista una visita ai ruderi della Rocca dei Da Palude oggetto di recenti ricerche da parte del Comitato Scientifico, e al piccolo museo naturalisticostorico nello stabile dell’ostello. Il dislivello è di 350 metri e si cammina per circa 4 ore, soste escluse. Info: www.caireggioemilia.it.