GABRIELE GALLO
Cronaca

Il campetto torna a splendere. Riqualificato il ’Noce Nero’. Festa col campione Belinelli: "Sognate come ho fatto io"

L’area è stata restituita ai cittadini grazie all’investimento della multinazionale Kellogg’s. Ieri l’inaugurazione: i ragazzi del quartiere giocano con l’ex asso Nba ora alla Virtus Bologna. .

Il campetto torna a splendere. Riqualificato il ’Noce Nero’. Festa col campione Belinelli: "Sognate  come ho fatto io"
Il campetto torna a splendere. Riqualificato il ’Noce Nero’. Festa col campione Belinelli: "Sognate come ho fatto io"

Quando una comunità ha un obiettivo e si unisce per fare canestro, con l’aiuto di un munifico sponsor (e col mitico campione Marco Belinelli), nulla è precluso. E così uno degli storici campetti di basket a Reggio, il "Noce Nero" in zona Rosta Nuova, è tornato a splendere. Un’importante impresa di riqualificazione edilizia, sportiva e sociale, portata a termine grazie al contributo di Kellogg’s Italia, nell’ambito dell’iniziativa Kellogg’s better days, nata con l’obiettivo di "restituire alla cittadinanza un’area in cui divertirsi praticando sport e riconfermare il proprio impegno a favore della comunità e del benessere, promuovendo uno stile di vita sano".

A fare da testimonial all’inaugurazione dell’impianto reggiano nella sua nuova veste sono stati Marco Belinelli, uno dei migliori giocatori nella storia del basket italiano con 13 stagioni in Nba al suo attivo e un titolo vinto coi San Antonio Spurs, attualmente in forza alla Virtus Bologna. Con essa, giusto domenica sera, ha vinto la Supercoppa Italiana. Assieme a lui Virginia Gambardella, divulgatrice e imprenditrice digitale del benessere. Ma è inutile dire che le attenzioni dei presenti sono state rivolte soprattutto a Belinelli, che si è dimostrato estremamente disponibile firmando decine di autografi e di palloni, giocando con i bambini a un card-game sul tema della buona alimentazione e sfidando un giovane cestista reggiano a una gara di tiro da metà campo. Alle 16 e 35 precise la prima palla a due sul campetto rinnovato: riverniciato e con tabelloni e ferri dei canestri nuovi di zecca.

Prima e dopo il 37enne asso della palla a spicchi tricolore è intervenuto sul senso della sua presenza al "Noce Nero". In particolare per "testimoniare la mia passione per il basket, perché anche se ho vinto tanti trofei, per me la cosa più importante resta divertirmi e amare la pallacanestro. Come quando, da bambino, proprio nei campetti all’aperto sognavo di imitare i miei idoli, Michael Jordan e Kobe Bryant. Non so se ha giocato proprio qui – ha aggiunto Belinelli – ma sono sicuro che di campetti ne ha fatti tanti (di sicuro nel playground della parrocchia di Sant’Anselmo, dove aveva diversi amici, e a Montecavolo dove risiedeva, ndr) e soprattutto dopo averlo conosciuto bene sono convinto che probabilmente avrà voluto vincerli tutti".

Belinelli ha poi proseguito affermando che per lui è difficile adesso "che ho famiglia, allenamenti quotidiani e tante partite, frequentare il campetto" ma ha sottolineato che "è da lì che si parte. Perché era ai miei tempi, ed è ancora oggi, un’occasione non solo di giocare ma stabilire anche belle amicizie. Ecco perché sono contento di vedere tanti ragazzi qui oggi, in un ambiente davvero splendido. Giocare sui campetti insegna a non mollare mai; a dimostrare a quelli che non hanno fiducia in noi che si sbagliano, e che se si è tenaci arriva sempre qualcosa di buono". Infine il Beli ha parlato anche del trofeo appena vinto e della rinnovata Pallacanestro Reggiana: "Aver vinto la Supercoppa è stato importante per noi, ma vogliamo vincere ancora. L’Unahotels è cresciuta molto, ha tanti giocatori nuovi come Hervey, che conosco bene perché è stato in Virtus con noi. Poi avete Galloway: ci ho giocato contro in Nba: eccellente giocatore e grandissimo tiratore; vedremo che succederà quando ci sfideremo...".