Recuperato ieri con l’elicottero dei vigili del fuoco dagli infratti rocciosi dell’alto Appennino, un cane da caccia che si era smarrito mercoledì non riuscendo più a risalire da un terrazzo roccioso. Un’operazione complessa che ha impegnato le squadre di soccorso per circa sei ore (iniziata alle 10,30 di ieri mattina, è terminata alle 16,30), un intervento reso ancor più complicato per la presenza di neve nella zona impervia del versante appenninico tra i rifugi Segheria e Battisti.
Il cane, un segugio smarrito da un gruppo di cacciatori mercoledì scorso, era finito su un terrazzo roccioso nell’Alpe di Vallestrina a 1800 metri di quota da dove non riusciva più a risalire e a raggiungere i cacciatori che, pur non vedendolo, riuscivano a localizzarlo attraverso il continuo abbaiare dell’animale smarrito tra le rocce ricoperte da una neve gelida. L’intervento è stato eseguito dai vigili del fuoco di Castelnovo Monti in collaborazione con i tecnici del Soccorso Alpino della stazione Monte Cusna.
Le squadre di soccorso, raggiunta Civago ieri mattina, hanno proseguito a piedi nella zona impervia dell’Alpe di Vallestrina. Individuato il punto esatto dove si trovava il cane, attraverso il guaito dell’animale, si sono resi conto delle difficoltà e quindi dell’impossibilità di poterlo raggiungere a piedi a causa del versante innevato, molto ripido e roccioso.
È stato allertato l’elicottero dei vigili del fuoco di Bologna che, giunto sulla verticale, ha calato due tecnici del soccorso con un sacco. Preso il povero sane e infilato dentro al sacco, soccorritori e animale sono stati recuperati sempre tramite verricello e trasferiti vicino alla strada dove ad attenderli c’erano i cacciatori che, felici di riavere il loro segugio, hanno ringraziato tutti.