Il cantiere diventa digitale col badge anti-infiltrazioni

Presentata ieri la sperimentazione per gli appalti superiori al mezzo milione "Mapperemo la presenza dei lavoratori e monitoreremo da remoto con un’App"

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Una sperimentazione chiamata ‘badge di cantiere digitale’ che consentirà di monitorare da remoto quanti sono i lavoratori impiegati in uno specifico sito, se regolarmente assunti con contratto congruo alla mansione svolta, se idonei dal punto di vista della formazione e sanitario. Il progetto, presentato ieri nella sede di Cassa Edili a Reggio, provincia nella quale sarà attuato come unicum in Italia (a Macerata si era fatto qualcosa di analogo, ma non così completo) per gli appalti di entità superiore al mezzo milione di euro come valore complessivo dell’opera e di durata non inferiore ai sei mesi. L’avvio sarà nelle prossime settimane ed è frutto dell’accordo sottoscritto già mesi fa tra Prefettura, Comune, Ausl, ispettorato del lavoro, Inps, Inail, associazioni datoriali, sindacati, enti del settore edile e forze dell’ordine.

"L’obiettivo – ha spiegato il prefetto Rolli – è contrastare fenomeni di illegalità come le infiltrazioni e di elusione normativa come il lavoro nero. La tecnologia ci offre la possibilità di controllare da remoto chi entra nei cantieri in tempo reale. E soprattutto è uno strumento di prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro". L’applicativo – sviluppato dall’azienda Zucchetti – sarà abbinato al ‘cruscotto di cantiere’, già utilizzato nella provincia dal 2018. Se il monitoraggio darà buone risposte, nel contratto degli appalti pubblici sarà inserito come requisito proprio l’obbligo di istituire lo speciale badge. "Funzionarà in maniera molto semplice – spiega il presidente di Cassa Edile, Fabrizio Ferrarini – All’interno dei cantieri sarà effettuata una mappatura delle presenze effettive grazie ad una App sullo smartphone di ogni lavoratore che grazie a un Qr-Code posto all’ingresso e all’uscita dal cantiere, manderà i dati al ’cruscotto di cantiere’ gestito dall’azienda e messo a disposizione degli enti ispettivi".

"Questo è un ulteriore passo in avanti sul tema sicurezza del lavoro e cultura della legalità – ha detto il sindaco Luca Vecchi in conclusione – che sono le cifre distintive di una comunità. C’è ancora tanto da fare, sia per prevenire gli infortuni sia per combattere le infiltrazioni. Nonostante le sentenze di Aemilia e Grimilde, non possiamo pensare che tutto sia alle spalle. Serve mantenere alta la guardia".

dan. p.