Il caso First Aid One in consiglio comunale

A sollevarlo è Dario De Lucia: "Voglio capire se sono stati fatti i controlli, e se si può rivedere l’aggiudicazione del servizio per gli anziani"

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Il caso First Aid One, arriva in Consiglio Comunale.

A sollevarlo è il consigliere, recentemente passato al Gruppo Misto, Dario De Lucia, il quale ha presentato un documento per fare in modo che venga ritirato l’appalto all’azienda attualmente al centro di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Pavia, relativa a presunti appalti irregolari per i servizi di trasporto in ambulanza. A seguito della quale sono state compiute numerose perquisizioni e sequestri in Lombardia, Marche, Lazio e Sicilia oltre a quattro arresti. L’ipotesi di reato è quella di frode nelle pubbliche forniture.

"Il primo tema che emerge - argomenta De Lucia - è che le pubbliche assistenze reggiane non hanno partecipato alla gara, assegnata con il criterio del minor prezzo"

"Inoltre, le pubbliche assistenze applicano il contratto Anpas, sottoscritto da Cgl, Cils e Uil - prosegue il consigliere comunale - First Aid One, invece, usa un contratto spurio, firmato dal sindacto autonomo Cisal". La differenza di remunerazione, a detta di De Lucia risulterebbe significativa, tra le due tipologie di contratto. Inoltre: "C’è il tema della pesante inchiesta che coinvolge l’azienda vincitrice dell’appalto per Asp ma anche per l’Ospedale Santa Maria Nuova".

Un’indagine che la Finanza pavese ha iniziato un paio di anni fa e che riguarda il bando di gara indetto dalla Asst di Pavia (L’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale) per l’affidamento dei servizi di trasporto in ambulanza svolti da una cooperativa di Pesaro per svariati ospedali della provincia pavese tra cui quelli di Voghera, Vigevano, Casorate e Broni. In relazione all’inchiesta in atto, la First Aid One ha avuto modo di spiegare sui media di Pavia che: "un “cartello” di associazioni di privati cittadini consorziati con Anpas, CRI e Faps, decisero di “disertare” la procedura della gara di un appalto indetto dalla ASST Pavia perché, ritenuta dai dirigenti dello stesso “cartello”: “non remunerativa”. La circostanza generò un vero fuoco mediatico contro la nostra cooperativa ma i fatti parlavano chiaro. I tre milioni di euro pretesi erano troppi per quel servizio, per lo più svolto con il volontariato".

De Lucia, tuttavia, vuole: "Tutti i documenti del bando e le motivazioni della scelta su First Aid One della commissione giudicatrice Asp. E in particolare se sono stati eseguiti i controlli antimafia per l’azienda, se sono stati richiesti i documenti di iscrizione alla “white list“ e l’accreditamento al sistema regionale".

"Ma in particolare - conclude - il perché della scelta del massimo ribasso rispetto all’offerta economicamente più vantaggiosa, e se a fronte delle condizioni sopraggiunte ci sono i termini e la volontà di rivedere l’aggiudicazione dell’importante servizio per gli anziani della comunità con First Aid One"