
"Il modello repubblicano, massima espressione della tutela della cosa pubblica, impone una visione ben diversa della politica, rispetto a quanto...
"Il modello repubblicano, massima espressione della tutela della cosa pubblica, impone una visione ben diversa della politica, rispetto a quanto dimostrano di voler fare i nostri amministratori locali, sempre più sordi di fronte alle richieste di ordine sociale e cura della città". È il messaggio di Giovanni Tarquini e Carmine Migale (insieme nella foto), consiglieri comunali della lista civica per Reggio. "Res Publica, la cosa comune, non Res Privata, la cosa di uno o di pochi che agiscono liberamente a seconda di propri gusti personali o di logiche partitiche – continuano – Il degrado oggi avanza, inesorabilmente, e con esso aumenta la condizione di insicurezza, che regna ormai incontrastata. La città si svuota, i parcheggi e i trasporti sono carenti, il verde non è curato, le strade sono malandate, il centro storico e i quartieri periferici mostrano ovunque rifiuti abbandonati. Intanto le vie e le piazze si riempiono di disgraziati, spesso giovanissimi, in cerca di fortuna o di una vittima da depredare, e i cittadini sono lasciati sempre più soli, indifesi e abbandonati a se stessi. Oggi assistiamo impotenti a questo declino: la Res Publica della nostra città non trova né cura e né pace".
Matteo Marchesini, sempre di Reggio Civica, allarga lo sguardo. "La Repubblica Italiana è oggi parte di una Repubblica più vasta, un’Europa che cerca sé stessa. Un’idea coraggiosa che ha bisogno di essere amata e difesa non per ciò che è già, ma per ciò che può diventare. L’Europa non è altrove: è nel modo in cui ogni Comune amministra, ogni scuola educa, ogni cittadino partecipa. Basta un coro di voci, anche dissonanti, che abbiano però il coraggio di cambiare. E riscrivere insieme, ancora una volta, la cosa più bella e più fragile che abbiamo: la res publica, la cosa di tutti".