
Iva Zanicchi, ha confermato. la sua presenza, il. 20 giugno, al. concerto San Pietroburgo di. musica italiana, con Al Bano
"La musica ha un potere straordinario: quello di toccare il cuore delle persone". Dall’altro capo del telefono è bellissima e inconfondibile la voce di Iva Zanicchi, a confermare la sua presenza, il prossimo 20 giugno, in un concerto tutto all’insegna della musica italiana, a San Pietroburgo al fianco di Al Bano. Come già annunciato dal cantante pugliese, anche la mitica "aquila di Ligonchio", una delle Signore più iconiche della nostra musica, sarà su quel palco, in un momento così difficile per la politica internazionale e per quel conflitto Russia e Ucraina che continua a tenere il mondo col fiato sospeso.
Una decisione che potrebbe scatenare polemiche in Italia, accompagnate alle accuse (ad Al Bano) di essere amico di Vladimir Putin, mentre i suoi missili continuano a piovere su Kiev. "Io sono amico di coloro che percepiscono la bellezza del sostantivo pace, e coloro che amano la pace devono intervenire anche con questo tipo di azioni", ha risposto il cantautore di Cellino San Marco. "Ho invitato a venire anche Iva Zanicchi, che sarà con me e i miei musicisti", fa sapere.
"Con Al Bano sono amica da una vita – ricorda la Zanicchi – abbiamo fatto tanti spettacoli e tanta tv insieme, da Sanremo alle Canzonissime. Diremo parole di pace, d’altronde, la musica dovrebbe portare solo amore, amicizia e distensione tra i popoli. Non ho paura. Porterò con me anche mia figlia Michela, che da tempo mi segue nel mio lavoro, e mia nipote Virginia. San Pietroburgo è una bellissima città e loro vogliono visitare l’Hermitage, credo il museo più bello del mondo".
Iva, attualmente in tour con le sue canzoni di sempre e con il tormentone estivo ’Dolce far niente’ (con i dj A.Clark e Vinny) – che sta andando a gonfie vele sia sui social che sulle spiagge italiane – è stata la prima cantante italiana a esibirsi nella ex Unione Sovietica. Negli anni d’oro della musica italiana, al culmine del suo successo, tra gli anni Settanta e Ottanta, fece una lunga serie di concerti attraversando un po’ tutti i paesi dell’ex Urss, dall’Ucraina alla Russia. In quegli anni, la recensione di un suo spettacolo, fini anche sulle prime pagine della Pravda.
"Ricordo tutti quei popoli con molto affetto e il grande entusiasmo che dimostravano per la musica Italiana che conoscevano soprattutto attraverso il Festival di Sanremo. In vita mia ho cantato in tanti paesi, dal Giappone all’Argentina. Ma mi sono esibita anche per Pinochet, Allende e per lo Scià di Persia. Non ho paura. La guerra è una tragedia per tutti. La musica dovrebbe solo portare pace e amore".