Il Covid si è portato via don Bruno Cavazzoli piange lo storico parroco

Era risultato positivo il 2 gennaio ed era ricoverato a Scandiano da sabato: oggi alle 14 il funerale

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La chiesa reggiano-guastallese piange la scomparsa di un altro sacerdote. Nella tarda serata di martedì si è spento infatti don Bruno Zinani, storico parroco di Cavazzoli: aveva 91 anni.

Fatale, ancora una volta, è stato il Covid: Zinani infatti era risultato positivo al virus il 2 gennaio; le condizioni si erano pian piano aggravate, fino al ricovero d’urgenza sabato scorso al ‘Magati’ di Scandiano, dove di fatto è iniziato la sua agonia. Il sacerdote si è poi spento martedì verso le 23.

"Sono rimasto insieme a don Bruno fino alle 21, l’ho trovato molto tribolato, ha passato dei giorni impegnativi – ha ribadito ieri don Andrea Cristalli, cappellano Covid all’ospedale di Scandiano -. Abbiamo pregato e gli ho tenuto la mano a nome di tutti i fratelli con cui ha condiviso il ministero".

Zinani era nato il 22 aprile 1929 a San Savino di Castelnovo Sotto. È stato ordinato nello stesso anno di Camillo Ruini, al quale era legato da una profonda amicizia.

Nominato in Ghiara il 4 luglio 1954, don Bruno aveva iniziato a Rubiera come vicario cooperatore, poi nella parrocchia di Regina Pacis e Bibbiano; infine, nel 1964 diventò parroco a Cavazzoli, incarico ricoperto fino al 2013 prima di diventare ‘emerito’. Proprio nella sua amata parrocchia aveva celebrato la messa di Santo Stefano, l’ultima, pochi giorni prima di risultare positivo al Covid.

"E’ stato un educatore" lo ha ricordato don Daniele Casini, parroco attuale di Cavazzoli. Negli anni del suo parrocato ha vissuto con zelo il suo ministero, in prima persona e vicino ai giovani e alle famiglie.

In tanti, a Cavazzoli, ricordano le uscite fatte insieme a lui per raccogliere carta o ferro o i giochi insieme a lui nella pista parrocchiale. Il coronamento finale di 50 anni di servizio era stata l’inaugurazione della scuola materna parrocchiale, nel 2015; un evento accolto con grande soddisfazione, nonostante la fase di riabilitazione dopo un ictus subito nel 2013, che causò una lunga degenza.

"Don Zinani è stato autore di una pastorale personalizzata – prosegue Casini -. Aveva un registro con le date di nascita di tutti i parrocchiani e in occasione di compleanno o onomastico telefonava o inviava un messaggino augurale. Aveva appuntato anche gli anniversari di morte di tutti i parrocchiani, così avvisava i parenti e li invitata a partecipare; era il suo modo, da parroco emerito, per mantenere le relazioni con le persone". Ieri è stato celebrato il rosario nella chiesa di Ognissanti a Cavazzoli, mentre oggi, alle 14 nella stessa chiesa, avranno luogo i funerali. Nel rispetto delle misure anti Covid saranno ammesse 60 persone.