ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Il Ctr in ‘terapia giudiziaria’. La crisi del centro riabilitativo: "Il lockdown una mazzata. Perso l’80% del lavoro"

La struttura di Pieve Modolena ha presentato un piano di risanamento in tribunale. Il fondatore Citarella fa chiarezza: "I debiti sono consistenti, ma non di 6 milioni. I problemi sono soprattutto erariali, ma nessuno è rimasto senza pagamenti".

Il Ctr in ‘terapia giudiziaria’. La crisi del centro riabilitativo: "Il lockdown una mazzata. Perso l’80% del lavoro"

La struttura di Pieve Modolena ha presentato un piano di risanamento in tribunale. Il fondatore Citarella fa chiarezza: "I debiti sono consistenti, ma non di 6 milioni. I problemi sono soprattutto erariali, ma nessuno è rimasto senza pagamenti".

Sta attraversando una fase di crisi e di cambiamento il Centro terapia riabilitativa con sede a Pieve Modolena, poliambulatorio privato convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Gravato da debiti, per i quali si è ricorsi di recente in tribunale a una composizione negoziata della crisi, il Ctr ha visto un avvicendamento nella governance. La struttura di via Fratelli Cervi fu fondata nel 1997 da Roberto Citarella, 61 anni, di Modena, medico specializzato in Chirugia generale, insieme a una quindicina di soci. Negli ultimi vent’anni lui è stato direttore sanitario e, dal 2015, anche amministratore. Incarichi che ora, però, non riveste più, pur rimanendo socio al 52%.

Sulle difficoltà e sui nuovi passaggi, Citarella, assistito dall’avvocato Edoardo Salsi, ci racconta la sua versione "per fare chiarezza". Le difficoltà economiche nacquero all’epoca del Covid: "Durante il lockdown lavoravano per il Ctr una quarantina di medici. Allora perdemmo l’80% del lavoro, perché potevamo fare solo trattamenti di emergenza, poi il 50-60% nel restante periodo dell’emergenza. I problemi sono stati soprattutto erariali. Ma i debiti – puntualizza il medico – sono sempre stati rateizzati: noi non possiamo avere contratti con l’Ausl, se non c’è una rateizzazione verso l’Erario". Citarella parla di un ‘rosso’ "sì consistente, ma non pari a 6 milioni". E di scelte difficili: "Bisognava pagare la sede, i materiali, il personale. Il Ctr è una struttura energivora: basti pensare che ci sono due risonanze magnetiche. A posteriori, avrei dovuto lasciare a casa i lavoratori e tagliare le spese".

Alla luce della delicata situazione, Citarella racconta di aver deciso di fare un passo indietro come amministratore, rimanendo solo direttore sanitario: "In febbraio mi sono affidato a una società di commercialisti che mi era stata indicata come esperta di risanamento aziendale, perché mi aiutassero nella gestione della società e dei debiti, così da potermi dedicare solo alla professione di medico. Questi consulenti hanno consigliato la nomina di Umberto Canovese", commercialista padovano, "come nuovo amministratore, carica che lui riveste dal primo aprile. Il contratto con loro lo ha fatto Canovese, non io". Sul piano amministrativo, vi è stato un cambio: "Non so cosa abbia fatto la nuova governance insediata in marzo. Quando io sono andato via, non avevo contenziosi con il personale. C’erano debiti, ma eravamo nella condizione di poter lavorare". Citarella è stato destituito di recente come direttore sanitario: "Ho ricevuto una comunicazione via pec il 19 luglio, su scelta unidirezionale di Canovese". In quest’incarico è subentrato il medico Pietro Ragni, a lungo in servizio all’Ausl e ora in pensione. La nuova governance ha domandato e ottenuto nei giorni scorsi in tribunale una composizione negoziata della crisi: significa che la società ha presentato un piano di risanamento, ma ha chiesto contromisure perché il patrimonio non sia aggredito dai creditori.

Nel caso del Ctr, pendeva anche il problema della morosità dell’affitto: lo sfratto era stato convalidato ed era diventato esecutivo, ma ora, dopo il passaggio, è stata ottenuta una proroga. Altra questione aperta, il versamento dei compensi ai dottori: "Durante la mia governance, nessuno è mai rimasto del tutto senza pagamento. E con loro non ho mai avuto contenziosi. È vero che i pagamenti potevano essere ritardati, in base alle disponibilità economiche, ma finché ho gestito io il personale la situazione era tranquilla. Poi tutti sanno che i pagamenti ritardati sono la normalità, soprattutto in regime di convenzione: tra il 2023 e il 2024, i tempi, che dipendono dallo Stato, si sono prolungati. I problemi sono dipesi dal fatto che la mia figura, di cui si fidano, è venuta a mancare". Altra questione riguarda una multa indirizzata dalla Corte dei conti al Ctr e all’allora amministratore Citarella. Dopo aver promosso verifiche, l’Ausl ha ritenuto di aver versato, sulla base delle richieste avute dalla società di Pieve, importi più alti di quelli dovuti, relativo al periodo 2017-2019, per un valore di 6.500 euro.

"Essendo una cifra esigua, non aveva senso avviare un contenzioso, e abbiamo deciso di pagarla. Ma abbiamo trovato ostruzionismo nel nuovo amministratore Canovese che non voleva versarla, anche se il mancato pagamento avrebbe potuto mettere a rischio la convenzione con l’Ausl". Su questa vicenda, è aperto anche un procedimento penale in cui si imputa a Citarella in veste di amministratore una truffa ai danni dello Stato per circa 6.500 euro, facendo trattamenti riabilitativi non in conformità, cioè prestazioni di gruppo e non individuali.

Il processo inizierà il 10 settembre davanti al giudice Francesca Piergallini: "Abbiamo scelto il rito ordinario – dichiara l’avvocato Salsi – perché intendiamo spiegare le modalità di trattamento, le tecniche e la differenza tra prestazioni individuali e di gruppo. Vogliamo puntualizzare che tutto è partito da una legittima verifica dell’Ausl, e che non è vero che gli atti della Procura sono confluiti nel fascicolo della Corte dei conti. E che non esiste alcun procedimento penale per lesioni personali a carico di Citarella". Le parole del fondatore del Ctr sono dense di amarezza: "Purtroppo la nuova gestione mi ha voluto esautorare dal ruolo di direttore sanitario e ha fatto scelte in contraddizione con la nostra visione".