Il cugino sarà estradato, ma nega E il testimone: "L’ha uccisa lo zio"

Migration

La corte d’appello di Nimes ha autorizzato l’estradizione di Ikram Ijaz, il cugino di Saman Abbas sospettato di omicidio e occultamento di cadavere dalla procura di Reggio Emilia.

Le autorità italiane spiccato un mandato di cattura europeo a suo carico perché indagato per la morte della diciottenne di Novellara. Ai magistrati francesi però lui ha negato ogni addebito, ma ha accettato di essere trasferito in Italia per il processo. La corte di Nimes ha autorizzato ieri il trasferimento. Ci vorranno però ancora due settimane perché Ikram Ijaz sia effettivamente consegnato nelle mani degli investigatori italiani. A quel punto si procederà con un interrogatorio qui in Italia e forse si potrà gettare nuova luce su questo mistero.

Intanto emergono altri dettagli di quella notte del 30 aprile in cui si presume che Saman Abbas sia stata uccisa e sepolta nelle campagne di Novellara.

Il supertestimone di cui tanto si è parlato nei giorni scorsi e che avrebbe confermato l’omicidio è in mano alla procura dei minori, che lo ha inserito in una casa protetta da cui non può fuggire né può essere raggiunto da qualcuno non autorizzato. Il ragazzo è il fratello sedicenne di Saman, rimasto solo nella cascina di Novellara quando i genitori, lo zio e i cugini sono partiti in fretta e furia. Il ragazzo è stato trovato dai carabinieri il 5 maggio e a loro avrebbe spiegato che Saman sarebbe stata consegnata viva dai genitori allo zio. Che poi l’avrebbe materialmente uccisa. E’ bene specificare che nessuno dei due cugini è figlio di questo zio e che non è uno di loro ad essere stato “promesso“ dalla famiglia per Saman Abbas, che poi aveva rifiutato il matrimonio combinato.