Il difensore chiederà la messa in prova Per il 14enne sarebbe un’occasione di riscatto

Provare a cambiare, lasciandosi alle spalle la scia di reati già messi a segno, seppur ancora giovanissimo. È il percorso che ora vorrebbe fare il 14enne raggiunto sabato da una misura cautelare emessa dal tribunale dei minori di Bologna. La polizia di Stato aveva raccolto a suo carico gravi indizi di colpevolezza per una rapina in un supermercato del quartiere Canalina, solo l’ultimo dei suoi ‘misfatti’. Secondo le prime ricostruzioni, il colpo era stato consumato in concorso con un altro minorenne, che gravitava sempre in zona Canalina, già raggiunto da misura cautelare poiché indiziato di detenzione e di porto di arma da guerra (bottiglie molotov). ll 14enne risulta appartenere al gruppo dei ‘Casa Base’, attivo nello stesso quartiere e anche in centro storico. Comparso mercoledì davanti al giudice di Bologna, il ragazzino ha confessato la responsabilità della rapina. Per lui è stato disposto l’obbligo di non recarsi fuori Reggio; può uscire di casa dalle 6 alle 20 per andare a scuola o svolgere altre attività indispensabili, mentre per le altre deve dare comunicazione alla questura. A carico del minore risultano diversi precedenti consumati quando non era ancora imputabile. In vista del processo la difesa, affidata all’avvocato Ernesto D’Andrea, è intenzionata a chiedere la messa alla prova. In tal caso per il 14enne dovrebbe essere studiato un progetto educativo. Se questo periodo si concludesse con esito positivo, il giudice potrebbe pronunciare il proscioglimento per estinzione del reato.

Alessandra Codeluppi