Il figlio rimane a Toano, la coppia se ne va a Taranto

Il ragazzino è affidato ai servizi sociali del Comune. I due non potrebbero comunque riaverlo ora

L’avvocato Ernesto D’Andrea

L’avvocato Ernesto D’Andrea

Reggio Emilia, 17 maggio 2022 - Nonostante genitori e nonna siano stati scarcerati, resterà in affidamento ai servizi sociali il bambino di 11 anni, figlio di Riccardo Guida e Silvia Pedrazzini. Il ragazzino è stato portato in una casa protetta dopo il provvedimento di fermo adottato nei confronti di mamma e papà.

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Quest’ultimi sono stati sì rilasciati, ma dovranno sottostare comunque alle misure restrittive personali dell’obbligo di dimora e di firma – scegliendo una loro abitazione a Taranto, città originaria di lui – e dunque non possono essere in grado di adempiere ai doveri genitoriali. Altresì, rispetto al procedimento penale che coinvolge i due coniugi, c’è un parallelo iter riguardo alle sorti dell’adolescente ora affidato alla tutela di un tutor legale al fine di evitare ulteriori choc e traumi psicologici. Servirà un decreto del giudice del tribunale per i minori per decidere l’eventuale riaffido alla sua famiglia. Ma le vicissitudini attorno a questa non pende a favore di un’imminenza decisionale dato che la materia è assai delicata. Ci vorrà tempo e soprattutto i genitori dovranno dimostrare la loro completa innocenza. Il ragazzino è stato già ascoltato dagli inquirenti in merito alla morte del nonno, di cui avrebbe detto: "Non lo vedevo da un po’, il nonno era una persona buona".