
Ali Heider fuori dal tribunale a Bologna
La corte d’Appello non solo ha ribaltato il verdetto riguardo ai cugini di Saman, ma anche verso il fratellino Ali Heider. In primo grado infatti non venne riconosciuto alcun risarcimento a differenza invece di quanto disposto venerdì. Il ragazzo oggi maggiorenne è sempre stato il testimone chiave dei due processi, colui che ha puntato il dito contro i familiari nelle sue deposizioni.
"Siamo soddisfatti perché è stato finalmente riconosciuto il suo ruolo di vittima in questa vicenda – dice il legale Angelo Russo che assiste il giovane – Ha affrontato il dolore della morte di sua sorella e allo stesso tempo vedere tutta la sua famiglia in carcere". L’avvocato rimarca come a conclusione del processo di primo grado in tribunale a Reggio ci fosse stata "una sorta di valutazione di complicità con la responsabilità della famiglia, adducendo in maniera negativa la sua condotta".
La posizione di Ali Heider era stata al centro di schermaglie anche tra Procura e Assise. Secondo i giudici reggiani infatti, il fratello di Saman doveva essere indagato a maggio 2021 quando Saman scomparve presumendo che fosse stata ammazzata (il corpo verrà trovato oltre un anno dopo, nel novembre 2022, su indicazione dello zio Danish Hasnain, detenuto in carcere, che decise di ‘cantare’, aspetto che gli ha concesso di ottenere uno sconto di pena salita poi da 14 a 22 anni in secondo grado). "L’Appello ha ribaltato completamente questa prospettiva. Lui è stata una vittima e basta", ribadisce Russo che poi racconta: "Ieri (venerdì, ndr) l’ho sentito per comunicargli l’esito della sentenza, ma non ha avuto particolari reazioni. Questa vicenda lo ha segnato molto, ma ora è determinato a rifarsi una vita".
L’avvocato – seppur mantenendo il riserbo sui dettagli per tutelare il giovane – rivela: "Ali vive in regione e in autonomia, non è più accolto da alcuna comunità. Incontrare i suoi genitori? Prima del processo di Appello mi aveva manifestato il desiderio di andarli a trovare in carcere, ma poi visto che sarebbe stato ascoltato nuovamente come testimone, abbiamo preferito evitare. Nei prossimi giorni ci parlerò di nuovo e se vorrà tratteremo l’argomento".
dan. p.