Il futuro della ricerca inizia in classe

Gli alunni della scuola media Aosta incontrano la ricercatrice Alessia Ciarrocchi e la volontaria dell’Airc Luisa Bendinelli

Il futuro della ricerca inizia in classe

Il futuro della ricerca inizia in classe

"Comunità": parola che noi ragazzi della II E dell’Aosta abbiamo scoperto, conosciuto, interiorizzato e condiviso. Abbiamo inizialmente conosciuto questa parola quando la nostra professoressa ci ha comunicato che avremmo partecipato ad un incontro con una ricercatrice scientifica e una volontaria della fondazione Airc (Associazione Italiana Ricerca Cancro).

Ma cos’è il volontariato e cosa si intende per ricerca scientifica, tumore e prevenzione? Abbiamo provato a rispondere a questi quesiti mettendoci in gioco, riflettendo, ricercando, giocando ai game educativi che il sito Airc mette a disposizione. Abbiamo realizzato volantini pubblicitari per sensibilizzare contro il fumo, le droghe, l’alcol e il gaming disorder e cartelloni con disegni e slogan per dare forma ai nostri pensieri.

Con queste attività abbiamo concretizzato la parola ‘comunità’: mettere in gioco le proprie risorse, competenze, tempo per il bene di tutti. Come la parola volontariato che per noi significa solidarietà, empatia, senso civico, aiutare senza aspettarsi nulla in cambio se non la soddisfazione di aver compiuto una buona azione. La ricerca ha un rapporto stretto con queste parole. Ogni giorno i ricercatori, con una inesauribile curiosità, provano a rendere le nostre vite più facili e migliori attraverso la scoperta di nuove cure per numerose malattie o dei modi migliori per prevenirle.

Abbiamo iniziato a conoscere e apprezzare queste parole, ma le abbiamo interiorizzate il giorno in cui la ricercatrice Alessia Ciarrocchi e la volontaria Luisa Bendinelli, sono venute nella nostra scuola a raccontarci con entusiasmo del loro lavoro. Alessia Ciarrocchi ci ha raccontato della sua vita e del suo lavoro. Ci ha detto che essere donna nella ricerca è un ostacolo che si può superare. Ha viaggiato molto perché la ricerca è una comunità internazionale, passando diversi anni negli Stati Uniti. Ora dirige il centro di biologia transnazionale dell’ospedale Santa Maria Nuova a Reggio Emilia. Durante l’incontro si è subito distinta, parlandoci con simpatia e dialogando con noi in modo semplice.

Luisa Bendinelli ci ha raccontato delle azioni concrete dell’Airc e dell’importanza non solo di curare i tumori, ma di prevenirli attraverso una vita senza fumo, alcol o sostanze stupefacenti, perché la prevenzione è l’arma migliore per combattere il cancro. Per ringraziare la preziosa comunità che per l’Airc offre il proprio tempo e la propria passione, noi ragazzi abbiamo fatto una donazione, perché crediamo nel valore del loro lavoro e delle loro attività. Per questo ringraziamo Alessia Ciarrocchi che con le sue parole è riuscita a coinvolgerci e a invogliarci a intraprendere studi scientifici a servizio della comunità. Un grazie poi a Luisa Bendinelli per essere un esempio virtuoso di cittadinanza attiva.

Emilia Cecconi II E