Il genero scrisse una canzone sul bipolarismo

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"The Eternal Torture of Cyclothymia", tradotto: "L’eterna tortura della ciclotimia", altrimenti detto disturbo ciclotimico. È il titolo di un singolo della durata di otto minuti prodotto dal genero di Giuseppe Pedrazzini, Riccardo Guida (in foto), e pubblicato nel 2019. Un brano strumentale in tre atti, che vuole raccontare in musica le fasi del disturbo ciclotimico, ossia un tipo di disturbo bipolare, che vede appunto l’alternarsi di due fasi dell’umore completamente agli antipodi. Una è caratterizzata da eccessiva euforia, sovrastima di sé stessi, scarsa capacità di giudizio, comportamenti aggressivi e ostili, finanche rischiosi; l’altra invece è dettata dal senso di colpa, profonda tristezza, disturbi di memoria, perdita della concentrazione, apatia, irritabilità e rifiuto della vita sociale.

Tutto ciò detto, nulla suonerebbe sospetto se non per il fatto che tra il genero e il suocero, quest’ultimo trovato morto nel pozzo vicino a casa, non corresse buon sangue - e questo ormai, a detta di amici e abitanti della zona, non è un mistero.