Il giallo della sorella del padre Pure lei ora è irreperibile

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Il messaggio che lei inviò al fratello minore di Saman Abbas il primo maggio 2021 – qualche ora dopo la partenza dei genitori della ragazza per il Pakistan – è considerato dagli inquirenti una prova-chiave a carico degli imputati, immortalata negli atti depositati in vista del processo. Ma lei, Shamsa Batool, è diventata un fantasma.

Come gli altri parenti che erano fuggiti – e poi sono stati arrestati, e la coppia tuttora latitante –, pure lei risulta irreperibile.

Shamsa è la sorella di Shabbar Abbas, padre di Saman, e di Danish Hasnain. Con il marito e i figli ha abitato a lungo a Novellara. È l’unico membro della sua famiglia che non aveva la cittadinanza italiana.

Al tempo dei fatti al centro del processo, la donna, insieme alla famiglia, viveva in Inghilterra. Da lì scrisse al fratello di Saman il messaggio ritenuto fondamentale nell’indagine condotta dal pm Laura Galli: "Stammi bene, Man, Kami e anche lo zio", in riferimento ai cugini Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz, oltre a Danish Hasnain.

"Spiega a loro questa cosa, che la polizia ha portato via, non devi dire niente di più, mamma stava male e papà l’ha portata in Pakistan. Devi dire questa cosa, ok? Non devi dire nient’altro. Qualsiasi persona ti chiede qualcosa figlio mio non devi dire niente. Anche nella tua testa dev’essere così, che è andata via com’era andata via prima". Nel maggio 2021 Batool fu ricercata dalla polizia inglese per essere sentita sui fatti di Novellara, venendo a sapere che lei e la famiglia si erano trasferiti in Pakistan. Da successivi accertamenti è emerso che la donna, prima di rientrare in Pakistan, era passata dai parenti in Spagna: "Da quel momento – scrivono gli inquirenti – ha fatto perdere le proprie tracce e si è resa irreperibile".

al. cod.