Il killer di Daniele Tanzi, iscritto al ’Simonini’

Patrick Mallardo, studente di 19 anni di Parma, ha ucciso l’amico con 24 coltellate ed ha aggredito l’ex

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Patrick Mallardo è in cella a Parma. Prigioniero dei suoi demoni e con un’accusa macigno da affrontare. E’ stato lui, 18anni, studente dell’istituto di formazione Fondazione Simonini di Reggio Emilia, a confessare l’omicidio che si è consumato nell’ex mulino nella primissima periferia della città ducale, la notte tra martedì e mercoledì. Ha ucciso con furia cieca e 24 coltellate Daniele Tanzi, coetaneo originario di Foggia ma residente a Casalmaggiore, e ferito l’ex fidanzata che ora frequentava la vittima. Un delitto maturato in un contesto delicato a cominciare dalla scena del crimine: uno stabile diroccato, diventato ricettacolo per clochard e tossicodipendenti. Il decreto di fermo firmato dal sostituto procuratore Fabrizio Pensa è arrivato dopo un lungo interrogatorio. Più di dieci ore. Poi il giovane è crollato e ha ammesso l’omicidio, confermando la versione degli inquirenti. Una dichiarazione spontanea che sarà vagliata dal Gip in sede di convalida. "Me la sono vista bruttissima, pensavo di morire. Non doveva andare così: Patrick mi aveva chiesto di restare amici, non avrei dovuto fidarmi. Quando stavamo insieme mi picchiava, mia madre lo sapeva, l’aveva anche segnalato alle forze dell’ordine, ma pensavo che potessimo lasciarci tutto alle spalle". Si scioglie in lacrime amare Maria Teresa Dromì che a 18 anni ha visto l’inferno. La fidanzata di Daniele Tanzi parla a taccuini e telecamere e riavvolge l’omicidio. Sono state le sue parole, insieme alle tracce a far vacillare la versione di Mallardo. Martedì i ragazzi si erano trovati tutti insieme al Parco Ducale, una delle tante compagnie che frequentano il giardino pubblico per eccellenza di Parma. Poi una lite e la decisione della coppia di andarsene per trascorrere la notte all’ex mulino. La giovane parrucchiera ha mandato un messaggio all’ex, "ma poi mi sono pentita, non pensavo l’avesse letto. Così siamo andati a dormire". Mallardo è piombato nell’edificio con un coltello da cucina. Si è avventato come una furia su Tanzi scivolato in un sonno profondo e che non si sarebbe nemmeno difeso. Ancora da mettere a fuoco le tempistiche dell’agguato e anche quanto tempo sia trascorso dalla violenza alle chiamate al 118, certo è che tutto è accaduto sotto gli occhi di Maria Teresa, scaraventata a terra e impotente di fronte a tanto livore. Un delitto feroce e premeditato per gli inquirenti: come dimostrerebbe la sacca di abiti e bottiglie d’acqua che il ragazzo avrebbe portato con sé all’ex mulino. Un cambio da indossare a "lavoro" finito. "All’inizio non l’ho riconosciuto – conclude Maria Teresa – ma poi ho visto le mani e ho capito. Mi ha strattonato e preso a pugni, poi l’ho supplicato di lasciarmi andare e l’ha fatto. Un femminicidio sventato". Patrick Mallardo, in passato, era stato segnalato dall’autorità minorile per una precedente denuncia legata a un episodio di lesioni, ma non ai danni della ragazza.

Chiara Pozzati