Questa vicenda è purtroppo lo specchio di quello che è diventato, o hanno fatto diventare il lavoro oggi, ossia una merce. Si fa riferimento infatti a scarti di lavorazione di mortadella il ’grave’ reato contestato, ma il punto della questione è l’idea che il lavoro possa essere mercificato a tal punto, quando sarebbe bastato il buon senso. (...) È vero anche che il contratto di lavoro, in casi come questi, non prevede di consumare cibo dell’azienda, tuttavia è fin troppo evidente che a questo punto, tutto sia giustificabile pur di ledere il diritto al lavoro. Se il lavoro oggi è una merce, addirittura un privilegio, lo si deve alle leggi fatte dalla politica al governo negli ultimi 30 anni, tanto la destra come la sinistra, che hanno reso il lavoro precario, insicuro, mal retribuito e mercificabile, concedendo ai “padroni” uno smisurato potere discrezionale in tal senso. Va pertanto ribaltato il paradigma e reso nuovamente effettivo il lavoro quale valore fondante della Costituzione, sancito nel suo primo articolo.
Sara Ludovico
(Candidata reggiana alla Camera per Italia Sovrana e Popolare)