Il liceo Spallanzani miglior scuola in provincia

Il rapporto Eduscopio, che si basa sui dati forniti dalle università su rendimento e stato occupazionale: ottimo anche il risultato dello Zanelli

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Il liceo Spallanzani si conferma la miglior scuola superiore della provincia, staccando anche nettamente il Tassoni di Modena e il Marconi di Parma.

I dati emergono dal rapporto annuale di Eduscopio, l’istituto di ricerca della Fondazione Agnelli che analizza la qualità delle scuole italiane basandosi – quest’anno – su più di un milione e 200mila ragazzi diplomati negli anni 201617, 201718 e 201819.

Per la valutazione le scuole sono state divise in due grandi categorie: i licei da una parte, valutati in base al rendimento dei loro diplomati nel primo anno di università, e i tecnici-professionali dall’altra, giudicati in base allo stato occupazionale dei loro ex-alunni.

Per esaminare i primi Eduscopio ha assegnato ad ogni istituto un punteggio da 0 a 100 (in questo articolo sono stati arrotondati a numeri interi) in base al rapporto che gli studenti hanno prodotto fra la media voto e la percentuale di crediti ottenuti al primo anno. Nell’equazione – oltre appunto a velocità e profitto – è stato inserito anche un coefficiente di difficoltà a seconda di indirizzo e ateneo, in modo da equiparare i risultati.

Lo Spallanzani con 90 punti si è confermato una vera eccellenza nazionale, ma è ottimo pure il dato degli altri scientifici (Gobetti, Russell, Corso, Moro e d’Arzo), compresi tra 80 e 76. Il secondo liceo in assoluto è però lo Zanelli che nell’indirizzo tecnico-tecnologico è stato valutato 74 ma in quello di scienze applicate addirittura 82. In quell’ambito va più che bene anche il Pascal (79, 6 punti davanti al Moro). Reggio Emilia sembra una provincia da materie scientifiche, dato che il classico Ariosto ha solo l’undicesimo punteggio in provincia (75) e il Corso si ferma a poco meno di 70. Nelle scienze umane il Matilde di Canossa fa 59 punti e 45 in quelle economico-sociali, 5 in più del Russell di Guastalla. I licei linguistici sono equilibrati attorno al 66, con l’exploit positivo dello stesso Russell che fa addirittura 77,5. Lo Iess si colloca attorno ai 60.

La ricerca esamina solo i dati forniti dalle università quindi mette in guardia rispetto ai risultati degli indirizzi artistici di Bus (67) e Chierici (47): molti dei loro diplomati non sono considerati. Per tecnici e professionali si ha un parametro molto preciso: la percentuale di studenti che hanno lavorato almeno 6 dei 24 mesi successivi al diploma. Il dato medio è di poco superiore al 62% e sono perciò straordinari i due 80% del Gobetti tecnologico ed economico. Nella tecnologia l’IIS Nobili si posiziona al 70%, pari al d’Arzo, davanti alla coppia Einaudi-Zanelli che misura il 63%, al Bus (60%) e al Secchi (meno del 50%). Nell’economico il d’Arzo scende al 64%, appena davanti a Scaruffi, Bus, Einaudi e Russell. Staccato il Motti (56%), migliore nei servizi (60%) in cui si posiziona bene lo Zanelli (65). Filippo Re, Galvani Iodi (54%) e Gobetti professionale (49%) sembrano più indietro.

Tommaso Vezzani