"Il maltempo ha distrutto la cabina elettrica"

Disastro alla stazione sciistica di Febbio. La nuova gestione: "Danni per oltre 200mila euro, non sappiamo quando ripartiremo"

"Il maltempo ha distrutto la cabina elettrica"
"Il maltempo ha distrutto la cabina elettrica"

Brutta sorpresa alla stazione sciistica di Febbio nell’imminenza della stagione invernale, le ultime precipitazioni con vento a oltre 120 kmh hanno distrutto la cabina elettrica di arrivo a monte della seggiovia triposto, già pronta per entrare in funzione dopo alcuni anni di inattività. Due giorni fa con la cessazione del maltempo – che nell’alto appennino è stato particolarmente violento creando vari problemi al territorio – operai e tecnici della Planeta srl, la nuova gestione della stazione di Febbio, con direttore l’ingegner Marco Cecchelani, hanno ripreso il controllo delle piste e degli impianti in previsione dell’apertura della stagione sciistica al primo arrivo della neve, che già sul Cusna ha fatto una timida comparsa. Giunti al punto di arrivo della seggiovia triposto (1516 metri), si sono trovati di fronte ad un disastro: la cabina è stata completamente divelta dal vento (nella foto).

"Oggi non siamo in grado di stabilire il giorno di apertura degli impianti di Febbio, fino a una settimana fa aspettavamo solo la neve, adesso ci vuole ben altro, c’è da rifare la cabina di arrivo con tutti i vari collegamenti elettrici – afferma il direttore Cecchelani – ci stiamo impegnando fin d’ora però ci vorrà il suo tempo. Il vento ha fatto volare la cabina, una struttura in legno, e gli impianti elettrici sono rimasti alcuni giorni sotto la pioggia e la grandine, ora si tratta di vedere in che condizioni sono, cos’è recuperabile e cosa no. Ci sarà comunque da affrontare una spesa sicuramente superiore ai 200mila euro. Vedremo cosa si potrà fare anche con l’assicurazione, ragioneremo anche con il Comune di Villa Minozzo con il quale stiamo da subito collaborando".

È stata un’amara sorpresa anche per il sindaco Elio Ivo Sassi, informato ieri mattina dell’accaduto. "In tanti anni non è mai successa una cosa del genere, – afferma Sassi – qui ci sono state raffiche di vento a 130 kmh con pioggia e grandine, cose mai viste prima. Dispiace perché dopo anni di stop la stazione di Febbio era pronta per riaprire con la nuova gestione. Speriamo in un veloce ripristino".

Conclude l’ingegner Cecchelani: "Noi cerchiamo in tutti i modi di accelerare i tempi il più possibile per rimettere in movimento la seggiovia dell’impianto di risalita che da 1165 m porta a quota 1516. Ora dobbiamo vedere in che condizioni sono i quadri elettrici rimasti sotto una pioggia dirompente. Il nostro intento è di ripristinare il tutto per ripartire in sicurezza il prima possibile. Oggi non possiamo dire quando, però il nostro impegno c’è e speriamo anche quello dell’ente pubblico".

Settimo Baisi