DANIELE PETRONE
Cronaca

Il messaggio del Prefetto: "Valori cardine da custodire". Onorificenza a cinque reggiani

Quattro nuovi cavalieri e un titolo pontificio. Cocciufa: "Le donne hanno un ruolo fondamentale". La lectio della scrittrice Rita Coruzzi: "La democrazia significa anche tolleranza e rispetto". . . .

Quattro nuovi cavalieri e un titolo pontificio. Cocciufa: "Le donne hanno un ruolo fondamentale". La lectio della scrittrice Rita Coruzzi: "La democrazia significa anche tolleranza e rispetto". . . .

Quattro nuovi cavalieri e un titolo pontificio. Cocciufa: "Le donne hanno un ruolo fondamentale". La lectio della scrittrice Rita Coruzzi: "La democrazia significa anche tolleranza e rispetto". . . .

Partecipazione, comunità e bene comune. Questi sono i valori cardine che oggi più che mai dobbiamo continuare a difendere, lavorando tutti insieme, ognuno facendo la propria parte, come una grande squadra per dare risposte ai cittadini. È il messaggio del prefetto Maria Rita Cocciufa nel 79esimo anniversario della nascita della Repubblica, senza tralasciare l’importanza della conquista del suffragio universale che fece la storia del nostro Paese. "È sempre una grandissima emozione e ringrazio l’Italia che ha dato alle donne la possibilità di svolgere il proprio ruolo senza mai sentirsi diverse dagli uomini". Infine, si è unita al coro dello stop alle guerre. "Assistiamo alle stragi e alla disperazione di chi resta, di chi continua a lottare. Bisogna dare una svolta. Lo dico da una città come Reggio che ha dato prova di essere forte e coesa nelle difficoltà della storia. Auguriamoci che possano nascere momenti di speranza e attivarsi tavoli di trattativa per il cessate il fuoco".

Il prefetto ha poi consegnato le onorificenze ai reggiani meritevoli dopo il suggestivo alzabandiera dei vigili del fuoco che hanno appeso un vessillo ’scalando’ la facciata interna del giardino in prefettura. Premiati i neo cavalieri all’ordine della Repubblica Umberto Busiello (23 anni di servizio in marina militare e 20 anni all’Accademia di Modena), Fernando Giuseppe Miele (segretario dei beni culturali della Diocesi dal ’98), Renato Negri (titolare e responsabile dell’organo della Chiesa di S. Francesco da Paola e dell’Organo Teatro Valli nonché ideatore della rassegna Soli Deo Gloria), Elisabetta Pesci (dall’85 responsabile della tesoreria della prefettura). Oltre che consegnare l’onorificenza pontificia a Giuliano Bagnoli (per il suo impegno nei confronti dei Cattolici di Palestina, per gli aiuti offerti a sostegno dei progetti ed i bisogni del Patriarcato Latino di Gerusalemme).

Toccante anche il messaggio letto dalla scrittrice reggian Rita Coruzzi, nel giorno del suo 39° compleanno, affetta da tetraplesi dopo un intervento chirurgico mal riuscito e dall’età di dieci anni in sedia a rotelle. Che ha iniziato citando Oriana Fallaci (’La Patria non è un’opinione. O una bandiera e basta. La Patria è un vincolo fatto di molti vincoli che stanno nella nostra carne e nella nostra anima, nella nostra memoria genetica. È un legame che non si può estirpare come un pelo inopportuno’). "Non potrebbero esserci parole migliori di una grande donna e scrittrice come Oriana Fallaci per esprimere ciò che sento in questo giorno così importante per l’Italia e per Reggio Emilia, la città del Tricolore da me tanto amata che mi ha cresciuta. Sono fiera di essere italiana e reggiana, amo pensare che nel mio piccolo riesca a dare un contributo culturale a Reggio e anche all’Italia facendo conoscere donne nascoste e dimenticate, che però hanno fatto la storia. Anche voi oggi lasciate il vostro segno nella storia non solo a Reggio ma anche nel nostro Paese che merita di essere amato, rispettato e valorizzato. Celebrando la festa della Repubblica noi raccogliamo l’eredità di un patrimonio prezioso, un legame profondo, come bene dice la Fallaci, che ci vincola a un Paese e ci unisce nella memoria di un passato e nella speranza del futuro, perché con l’impegno di tutti possiamo vivere in pace e libertà. La festa della Repubblica presuppone anche la festa della democrazia, di un valore imprescindibile per la nostra società che è in via di trasformazione. Questa democrazia a sua volta presuppone tolleranza e rispetto per tutti, pur nelle diverse idee e nei diversi modi di esprimersi. Il mio augurio allora è che la festa della Repubblica insegni a tutti noi a unire le differenze e ciò che ci accomuna per creare splendore e bellezza, qualcosa che nel tempo brilli fulgido e rimanga un segno di civiltà e umanità che sempre ha contraddistinto il nostro Paese".