"Il mio cane è morto". Sos bocconi avvelenati

La denuncia di un cittadino ai carabinieri: "Ha avuto un blocco renale dopo essere stato all’area sgambamento. Servono risposte"

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C’è grande preoccupazione a Scandiano dopo la morte di un cane per un sospetto avvelenamento. L’animale potrebbe aver ingerito un boccone nell’area sgambamento cani a Scandiano nella zona della chiesa dei frati Cappuccini. Un luogo dove nel passato si sono già spesso registrati ripetuti episodi simili come la scoperta di veleno per topi e polpette ‘killer’, anche con chiodi o pieni di viti. Alcuni cani negli ultimi anni hanno rischiato di morire e sono stati salvati dai proprietari grazie al loro tempestivo intervento e alle cure dei veterinari.

Lo scandianese Marco Mattioli nella serata del 28 settembre ha accompagnato Blues, un meticcio di quattro anni, nell’area sgambamento.

"Siamo tornati a casa – dice Mattioli – e Blues ha iniziato subito a stare male. Ha smesso di mangiare e bere. Venerdì l’ho quindi portato dal veterinario perché non si è ripreso ed è stato inoltre accertato un blocco renale. Domenica ho pertanto deciso di accompagnarlo in una clinica specializzata a Padova, ma la situazione si è aggravata. Sul consiglio del veterinario lunedì ho deciso di sopprimerlo poiché per lui non c’erano altre soluzioni: sarebbe ugualmente morto con ulteriori dolori". Blues ogni giorno raggiungeva lo sgambamento cani assieme ai suoi padroni, i coniugi Marco Mattioli e Sabina Costi. Solo l’autopsia chiarirà la causa del decesso.

"I veterinari – sottolinea sempre Mattioli – sospettano l’ipotesi di avvelenamento. Il cane era in buone condizioni di salute. L’ultima sera allo sgambamento non ho notato il momento in cui ha ingerito il boccone, ma prima di rientrare a casa non ci siamo fermati in altri posti. Chiediamo provvedimenti urgenti per garantire al più presto una maggiore sicurezza agli animali ed evitare in futuro altre situazioni simili in questa zona, teatro purtroppo di altri casi analoghi".

Marco Mattioli ieri intanto si è recato dai carabinieri di Scandiano per formalizzare una denuncia contro ignoti. "Sono intenzionato anche a contattare il sindaco – prosegue il proprietario del cane – in quanto sono necessarie soluzioni in quest’area scandianese che è frequentata pure dalle famiglie con i loro cani. È certamente importante la massima prudenza e attenzione dato che anche i bambini possono toccare o ingerire bocconi con veleno destinati agli animali. Siamo molto amareggiati e indignati per quello che è successo. Attendiamo adesso le risposte ufficiali sulle cause della morte del nostro Blues".

Matteo Barca