Il Mirabello vince la gara del Pnrr Più spazio e nuove sedute in tribuna

L’obiettivo del Comune è migliorare l’offerta per sport di base e inclusione sociale nel quartiere

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Arrivano i fondi del Pnrr per due impiantisti sportivi candidati dal Comun: la nuova Città dello Sport a Villa Masone (investimento stimato in 2,5 milioni di euro) e la riqualificazione dello Stadio Mirabello (valore, un milione di euro). "Un’ottima notizia per la nostra città ed in particolare per l’impiantistica sportiva, che sta attraversando una fase di rilevante e articolata riqualificazione per un suo potenziamento ed una sua sempre maggiore accessibilità", commentano il sindaco Luca Vecchi e l’assessora allo Sport, Raffaella Curioni.

Si avvia così un’operazione per "migliorare nettamente l’offerta complessiva sia per le società sportive del territorio sia per l’inclusione sociale che è uno dei portati di maggiore rilievo dello sport nella comunità cittadina. Siamo molto soddisfatti che, anche in questo caso, il Governo abbia valutato positivamente, sul piano dei contenuti e della credibilità, le proposte avanzate dall’amministrazione comunale, ammettendo entrambe al finanziamento", aggiungono.

Il Piano strategico dello Sport, presentato e discusso a marzo 2021 aveva individuato le riqualificazioni da mettere in cantiere in questo mandato programmando le necessità dello sport di base e di quartiere oltre che dei grandi impianti. Così "quando è uscito il bando Pnrr eravamo pronti e con progetti già candidabili e ai quali abbiamo lavorato fin dal 2019. Masone e Stadio Mirabello rispondono alle necessità di una nuova impiantistica nei quartieri e nelle frazioni per portare i benefici del Pnrr e dello sport nelle case dei nostri cittadini ed alla necessaria riaqualificazione rigenerativa di un impianto storico, il Mirabello, già oggi utilizzato dal rugby e dal calcio di dilettantistico e amatoriale", affermano ancora Vecchi e Curioni.

Il progetto che ha ottenuto i fondi del Pnrr per lo storico Mirabello di Reggio Emilia (l’area cominciò ad ospitare partite di calcio già intorno al 1910, l’impianto fu poi ampliato, aggiornato e di fatto ricostruito in fasi successive, fino alla storica promozione della Reggiana in Serie A nel 1993) prevede il rifacimento della distribuzione di vari locali e spazi, delle finiture e degli impianti dei locali spogliatoi, dei servizi igienici e dei locali tecnici ai piani interrato e primo; la sostituzione completa delle 4.500 sedute della tribuna, oggi vetuste e ammalorate; la sostituzione degli attuali corpi illuminanti del campo con moderni proiettori a led. I locali che ospitano spogliatoi, servizi igienici, locali di servizio e palestre posti ai piani interrato e primo non sono stati oggetto di interventi di manutenzione significativi recenti e si presentano quindi in uno stato insufficiente. Inoltre in alcune parti dello stadio è necessario rivedere la distribuzione dei locali per motivi funzionali, creando spazi più agevoli e adeguati.