ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

"Il municipio sia più coerente"

"Dopo venti mesi e centomila morti si accorgono del massacro a Gaza, ma che non chiamano genocidio". È critico anche...

"Dopo venti mesi e centomila morti si accorgono del massacro a Gaza, ma che non chiamano genocidio". È critico anche...

"Dopo venti mesi e centomila morti si accorgono del massacro a Gaza, ma che non chiamano genocidio". È critico anche...

"Dopo venti mesi e centomila morti si accorgono del massacro a Gaza, ma che non chiamano genocidio". È critico anche Alessandro Fontanesi dei Comunisti Reggiani che taccia di incoerenza il Comune. "Dopo la presa di posizione della regione Emilia Romagna e della Puglia il giorno prima, nei confronti del governo di Israele (si badi bene senza condannare il sionismo), anche il sindaco ed il Comune di Reggio si sono svegliati. Per essere credibili revochino l’accordo tra Fcr e la multinazionale farmaceutica israeliana Teva".

Posizione più morbida quella di Stefano Lugli e Paola Varesi di Rifondazione Comunista Emilia-Romagna. "Finalmente lo stop della Regione alle relazioni istituzionali con il governo Netanyahu. Valutiamo positivamente questa iniziativa e auspica che sia seguita da molte altre città, istituzioni e università della Regione. Ci aspettiamo ora che il porto di Ravenna non sia più al servizio dell’invio di armi a Israele e che anche il sistema economico, a partire da Confindustria, segua l’esempio della Regione interrompendo ogni relazione commerciale e militare con Israele. Lo sterminio dei civili, la distruzione sistematica delle infrastrutture per rendere impossibile la vita a Gaza e favorire la deportazione di due milioni di gazawi sono stati evidenti fin dall’inizio delle operazioni militari, che assumono le caratteristiche di un genocidio. Noi continueremo a mobilitarsi contro il genocidio del popolo palestinese e contro il riarmo europeo, a partire dalle manifestazioni nazionali del 15 giugno a Marzabotto e per il 21 giugno a Roma".