FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Il paese non dimentica il pilota. Eros Manferdini

Il motociclista trovò la morte in gara: era il 25 maggio ’90. Il Comune: "Il suo ricordo. rimane vivo".

Il motociclista trovò la morte in gara: era il 25 maggio ’90. Il Comune: "Il suo ricordo. rimane vivo".

Il motociclista trovò la morte in gara: era il 25 maggio ’90. Il Comune: "Il suo ricordo. rimane vivo".

Dopo alcune gare continentali importanti, il bibbianese Eros Manferdini in sella alla sua Yamaha trovò la morte sul circuito di Rijeka, in Croazia, durante una sfida del Campionato Europeo 250cc. Era il 27 maggio 1990, ed Eros aveva solamente 29 anni. A 35 anni esatti da quel tragico giorno, il Comune di Bibbiano lo ricorda con affetto e commozione. "Quel giorno - scrivono dal Municipio - segnò profondamente non solo la comunità sportiva reggiana, ma anche il nostro intero paese, dove Eros era nato e cresciuto, coltivando con passione e dedizione il sogno delle due ruote. Il suo ricordo rimane vivo nella memoria collettiva, non solo per i risultati sportivi, ma soprattutto per il suo spirito vivace, la determinazione e l’amore sincero verso il motociclismo. Qualità che lo avevano reso una figura amata e rispettata, dentro e fuori dai circuiti". Per onorare la sua memoria, il Comune ha dedicato diversi anni fa a Eros un piazzale presso il Centro Sportivo comunale. Nell’anniversario della scomparsa, l’Amministrazione "desidera rinnovare la propria vicinanza alla famiglia Manferdini, agli amici e a tutti coloro che ne hanno condiviso il percorso umano e sportivo".

f.c.