Il Parmigiano Reggiano di montagna avrà finalmente il suo magazzino

Consentirà la stagionatura di circa 60mila forme. La grande festa è prevista. per l’11 marzo.

Il Parmigiano Reggiano di montagna  avrà finalmente il suo magazzino

Il Parmigiano Reggiano di montagna avrà finalmente il suo magazzino

Al primo posto, come sempre, il Parmigiano Reggiano, risultato in testa alla graduatoria TasteAtlas, portale gastronomico internazionale che dal 2018 fornisce informazioni dettagliate su tradizioni culinarie, piatti tipici, ricette e ristoranti, che in questi giorni ha pubblicato la classifica dei formaggi più apprezzati al mondo, basata sul voto espresso da chef e consumatori. Su 100 formaggi di diversi paesi, l’Italia ha guadagnato 8 posizioni sulle prime 10 della classifica. Sul podio più alto il Parmigiano-Reggiano. Tutti i caseifici dell’Appennino, sono orgogliosi di contribuire al successo del millenario Parmigiano Reggiano, oggi con la distinzione di prodotto di montagna. Tanto per restare in montagna, il Caseificio Cavola 993 a breve inaugurerà il primo grande magazzino della montagna che consentirà la stagionatura di circa 60mila forme di Parmigiano Reggiano. Nello stesso luogo si attuerà confezionamento e grattugia, andando così a completare un percorso che inizia con la produzione. Sede dello storico caseificio in via Argentina sul quale è stato fatto un consistente investimenti per la commercializzazione diretta che la latteria esegue da 20 anni. L’inaugurazione dello stabilimento di Gatta, è prevista l’11 marzo. Interverranno l’assessore regionale Alessio Mammi, il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli ed il ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.

Nel campo della produzione di Parmigiano Reggiano il Caseificio di Cavola è stato tra primi dell’Appennino ad avviare la commercializzazione diretta del prodotto, bypassando commercianti e grossisti. La storia del Caseificio Cavola 993 inizia nel 1929, nato di fianco alla chiesa parrocchiale, negli anni ‘80 si è trasferito nella zona dello stabilimento produttivo ancora oggi attivo, ad Argentina, nella frazione di Cavola. Dal 2015 presieduto da Fulvio Fioroni, si compone di 19 soci conferenti che sono la vera forza del caseificio.

Settimo Baisi