Il Pd si fa sentire: "Al Tunnel episodio grave"

Il segretario: "Si organizzi lì una riflessione pubblica sul fenomeno brigatista". E Aimi (Forza Italia) chiede di sciogliere il circolo

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"Il circolo Arci Tunnel ospiti una riflessione pubblica sul fenomeno brigatista e sugli anni del terrorismo. I ragazzi devono sapere che il 9 maggio del 1978 in via Caetani all’interno della Renault 4 non c’era solo il corpo di Aldo Moro, ma c’erano tutti gli italiani che hanno a cuore libertà e democrazia". Sono le parole del segretario Pd, Massimo Gazza che interviene così sulla bufera del concerto del Primo Maggio della ‘P38’, la band che rievoca le Brigate Rosse. Dopo il duro commento – l’unico di un esponente Dem – di ieri del sindaco di Reggio, Luca Vecchi ("Una vergogna e un insulto alla città") arriva la forte presa di posizione anche di tutto il partito scagliandosi di fatto contro il circolo e l’associazione da sempre amica e una delle anime del centrosinistra. "Esprimiamo una ferma condanna sulla quale non devono esserci tentennamenti – chiosa Gazza – L’oltraggio alle vittime del terrorismo non è show, non è spettacolo, è una intollerabile diffusione di idee regressive e pericolosissime. È un messaggio che ferisce la storia di Reggio. Non è in discussione la libertà di opinione e di espressione, ma la diffusione di messaggi e simboli riconducibili agli Anni di Piombo, di qualunque colore sia, non è accettabile che venga mascherata sotto la copertura della libertà del gesto artistico, della provocazione intellettuale e delle istanze antagoniste. Cogliamo l’occasione per esprimere vicinanza ai famigliari delle vittime del terrorismo che per queste vergognose rievocazioni vedono riacutizzarsi il loro dolore". Tra le altre reazioni, il coordinatore provinciale di +Europa invita "le forze politiche e istituzionali reggiane dovrà essere quanto più possibile univoca e ferma per derubricare quanto accaduto come un deprecabile episodio". Mentre – detto, fatto – il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi ha depositato la preannunciata interrogazione ai ministri dell’Interno Luciana Lamorgese e della Cultura Dario Franceschini, ai quali chiede "un intervento per inasprire le sanzioni di coloro che inneggiano al terrorismo", paventando pure "lo scioglimento del circolo Arci Tunnel non in linea con lo Statuto dell’associazione". Infine, insorgono i consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte, Maura Catellani e Michele Facci: "L’associazione che gestisce il Circolo Arci Tunnel, che ha beneficiato negli ultimi due anni di risorse regionali per circa 11mila euro, non deve essere più foraggiata con soldi pubblici. Non ci deve essere alcuno spazio per chi inneggia al terrorismo ed al ritorno della drammatica stagione degli Anni di Piombo e delle Brigate Rosse".

Daniele Petrone