Si è seduto sul davanzale della finestra, al terzo piano. Una gamba a penzoloni nel vuoto.
Poi le urla, la minaccia di buttarsi di sotto: "Basta! Sono anni per mi prendono in giro col permesso di soggiorno. Voglio vedere il sindaco".
Sono stati tre quarti d’ora di tensioni, quelli vissuti ieri pomeriggio – tra le 15, e le 15,45 – in via Roma, all’altezza dell’incrocio con via Filippo Re.
Un giovane nordafricano agli arresti domiciliari, da qualche mese residente a casa di un’amica, ha messo in scena una protesta plateale, minacciando di togliersi la vita.
Sul posto si sono precipitati gli agenti della polizia di Stato, della polizia locale, i vigili del fuoco pronti a dispiegare il cuscino ad aria, i soccorritori della Croce rossa.
Guidati da un vicino di casa, Giancarlo Bottazzi, i ragazzi in tuta rossa hanno raggiunto l’abitazione del giovane, l’hanno rassicurato e l’hanno convinto a salire con loro in ambulanza. E’ stato accompagnato in ospedale, per fortuna incolume.
A terra, le persone del quartiere che lo conoscono, scuotono la testa. "Stavolta è andata bene, ma va aiutato". Raccontano di problemi di dipendenza patiti del giovane, problemi non del tutto superati. "Ogni tanto gli passiamo qualche euro, ma bisogna che intervengano le istituzioni".