Il Po continua a soffrire per la siccità. Nell’impianto idrovoro Palantone di Bondeno (Ferrara) si è in particolare registrata una quota di prelievo di 3,14 metri sul livello del mare, che ha fatto scattare lo stadio di pre-allarme (previsto al di sotto dei 3,25 metri). Lo rileva il Cer, l’ente del Canale Emiliano-Romagnolo che fornisce l’acqua ad usi irrigui per la quasi totalità delle colture tipiche di tutta la Romagna e parte dell’Emilia orientale. Il dato è tanto più allarmante considerato che lo scorso anno la discesa della quota di prelievo sotto il livello di sicurezza di 3,25 metri non è avvenuta prima di giugno (quando fu rilevata a 3,02 metri sul livello del mare). Saranno quindi numeri preoccupanti quelli che il Cer porterà domani all’attenzione dell’osservatorio sulle crisi idriche coordinato dall’Autorità di bacino del Po. Che intanto rilancia a sua volta un progetto milionario per affrontare il problema opposto della scarsità d’acqua, cioè la tenuta degli argini del “grande fiume” in caso di piena. Secondo la mappatura realizzata nel 2018 dall’Autorità, infatti, il 16% delle sponde è a rischio idrogeologico. Gli interventi di ripristino prevedono investimenti per 550 milioni, recuperabili per l’Adpo dalle risorse eventualmente inutilizzate del Pnrr.
Cronaca"Il Po continua a soffire la siccità" L’sos del Cer che rilancia progetto di investimenti
"Il Po continua a soffire la siccità" L’sos del Cer che rilancia progetto di investimenti
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