Il Po sempre più in secca Quasi 4 metri sotto lo zero

Preoccupazione in vista della partenza della stagione delle irrigazioni Si guarda con speranza alle previsioni meteo, che annunciano piogge

Migration

Il fiume Po continua a manifestarsi in secca.

Ieri si stava stabilizzando intorno ai 3,93 metri sotto lo zero, all’idrometro di Boretto, con un ulteriore calo di una decina di centimetri rispetto alle prime ore di sabato, dopo il lieve aumento della quota favorita dalle precipitazioni dei giorni scorsi. E mentre si attendono nuove piogge per metà settimana, si guarda con la massima attenzione alla situazione in vista del pieno della stagione irrigua, quando saranno necessari evidenti quantitativi di risorsa idrica per poter far fronte alle necessità dei campi coltivati in una vasta area della pianura padana.

E non mancano le difficoltà pure per la navigazione. Il giorno di Pasquetta era previsto il tradizionale pranzo sul corso del fiume, a bordo della motonave Stradivari.

Ma la grossa nave da turismo del capitano Giuliano Landini è stata costretta a restare ferma all’ancora, al porto Giudecca di Boretto, senza potersi spostare proprio a causa dei bassi fondali.

Il pranzo è stato previsto comunque sulla terrazza panoramica, ma senza la consueta navigazione sul fiume, che resta possibile unicamente per piccole imbarcazioni.

E la lunga secca del Po sta favorendo il rinvenimento di alcuni oggetti antichi: non solo la riemersione dei relitti di imbarcazioni affondate durante la seconda guerra mondiale – come accade all’Isola degli internati a Gualtieri – ma anche la scoperta di un carro armato tedesco nel Mantovano e perfino dei fossili molto antichi, come quelli rinvenuti nel Piacentino e pure a Zibello di Parma, dove sono stati rinvenuti resti di un Canis lupus Linnaeus, costituito da una emimandibola sinistra sulla quale sono conservati tutti i denti, affidato al Museo Paleoantropologico del Po, a San Daniele Po, nel Cremonese, per una ulteriore analisi.

a.le.