DANIELE PETRONE
Cronaca

Il ’Polo della Moda’ saltato. Colla: "Lavoriamo per ricucire". Ma i dem non difendono Massari

Il vicepresidente della Regione: "Investimento importante, Max Mara è un gruppo internazionale". I big del Pd non intervengono per difendere il sindaco. Fd’I: "Rovinata la reputazione della città". .

Il vicepresidente della Regione: "Investimento importante, Max Mara è un gruppo internazionale". I big del Pd non intervengono per difendere il sindaco. Fd’I: "Rovinata la reputazione della città". .

Il vicepresidente della Regione: "Investimento importante, Max Mara è un gruppo internazionale". I big del Pd non intervengono per difendere il sindaco. Fd’I: "Rovinata la reputazione della città". .

"Bisogna lavorare tutti per ricucire, perché questo investimento è molto importante". È il monito del vicepresidente nonché assessore allo sviluppo economico della Regione, che interviene sul dietrofront del gruppo Max Mara che pochi giorni fa si è ritirato all’improvviso dal progetto del ’Polo della Moda’ alle ex Fiere di Reggio. "Non conosco le dinamiche, ma comunque stiamo parlando di uno dei più grandi gruppi internazionali che abbiamo. Ovviamente come Regione, ci siamo sempre", ha assicurato Colla.

Parole che in realtà suonano quasi come di circostanza, perché – seppur un tentativo di mediazione verrà fatto – a oggi, a meno di colpi di scena che sarebbero ancor più clamorosi, un ripensamento di Maramotti è ritenuto impossibile. L’impressione è che il Pd abbia scaricato il sindaco di Reggio, Marco Massari con cui il rapporto è ai minimi storici. Il partito imputerebbe al primo cittadino una gestione della vicenda non all’altezza di un imprenditore del calibro di Maramotti, a partire dall’incontro, a pochi giorni dal rogito, con la delegazione delle lavoratrici scioperanti di Manifattura San Maurizio (azienda controllata dal fashion group) che hanno denunciato condizioni oppressive all’interno della fabbrica. Fino al modo in cui ha risposto successivamente allo strappo.

Non è un caso che, a parte le dichiarazioni abbastanza abbottonate di Colla e gli appelli dei parlamentari dem Andrea Rossi e Ilenia Malavasi, nessuno dei vertici e dei ‘padri’ reggiani del Pd da noi interpellati, abbia voluto intervenire sulla questione. Un po’ per strategia e spegnere i fari, un po’ per isolare Massari, che ora si trova solo assieme al suo capo di gabinetto Marco Pedroni, dopo una serie di quelli che il Pd ritiene degli errori, da inizio mandato a oggi come ad esempio la questione dello stadio di atletica voluto dal predecessore Luca Vecchi, congelato e poi ’risbloccato’ dopo una ricucitura diplomatica interna tra le parti. Così come non è un caso che la segreteria del Pd reggiano sulla vicenda Max Mara sia intervenuta con una timida nota invocando a ripristinare il dialogo, ma senza mai neppure nominare Massari o lanciarsi in una sua difesa. Altresì, nessuno ha respinto con forza al mittente le numerose richieste di dimissioni piovute dalle opposizioni che continuano a cavalcare l’onda in tempesta.

"Un danno reputazionale e di immagine enorme, che non ha eguali nella storia economica e produttiva dell’Emilia Romagna", rincarano la dose Marta Evangelisti, capogruppo di Fd’I in Regione e il consigliere regionale Alessandro Aragona.