"Il problema qui è la mafia, non i musulmani"

Il sindaco Torelli difende il nuovo centro islamico. Ma Forza Italia: "Vigilanza sul rispetto per le donne e eventuali pratiche illegali"

"Il problema qui è la mafia, non i musulmani"

"Il problema qui è la mafia, non i musulmani"

"Mi chiedo dove fossero in questi anni coloro che solo adesso scoprono la presenza di un luogo di culto e aggregazione della comunità islamica a Montecchio. Qui, per lungo tempo, c’è sì stato un problema gravissimo, di ‘ndrangheta". Lo dice il sindaco Fausto Torelli in relazione alle polemiche per l’apertura della nuova moschea nell’ex Latteria Madonna dell’Olmo. Il sindaco aggiunge: "Adesso i musulmani sono in affitto in un capannone, sequestrato alla mafia. Erano già lì quando 5 anni fa fui eletto. Semplicemente si spostano di 500 metri, in una struttura - anche più piccola di ora - comprata e ristrutturata a loro spese". Gli chiediamo dell’iter burocratico: "Non è stata necessario una variante agli strumenti urbanistici, perché questo uso era già previsto. È stato solo chiesto all’Ufficio tecnico un cambio di destinazione d’uso. La nuova sede sarà anche sicura, ad esempio in termini di norme antincendio. Ci sarà l’area per la preghiera, uffici, stanze in cui svolgere attività come scuola di arabo o doposcuola, aperti a tutti". Poi Torelli dice: "Questa comunità è legata alla Confederazione islamica italiana, i loro referenti come Diouf Momar Talla o l’imam Gabriele Lungo Ibrahim sono persone affidabili e note". Infine il primo cittadino rimarca: "Hanno operato con trasparenza. Non si possono ghettizzare le persone di altre religioni, perché poi è lì che nasce il fanatismo e l’odio". Pesanti di contro le critiche dal centrodestra, che attraverso il consigliere Luigi Rocca (Viviamo Montecchio) ha reso nota ai più la nascita della nuova moschea: "Forza Italia esprime preoccupazione per le modalità con cui la cittadinanza è stata informata - sottolinea Marco Rondani -. Non è accettabile che per mesi un simile progetto sia stato portato avanti senza renderlo pubblico. Avremmo preferito un dibattito più trasparente… Auspichiamo che i responsabili di questo grande centro svolgano ogni sforzo per integrarlo nella comunità". E chiede al sindaco vigilanza sui requisiti tecnici dell’edificio e sull’operato "in modo che vengano scongiurate ad esempio pratiche illegali o discriminazione verso le donne". Antonio Margini, presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia, e il vice coordinatore regionale di FdI Alberto Bizzocchi (di Canossa) affermano: "Il sindaco ci ricorda un po’ lo smemorato di Collegno. Siamo perplessi per i modi intrapresi in termini di comunicazione su temi certamente divisivi. Gli eventi di questi ultimi tempi suggeriscono un’attenzione particolare, abbiamo visto di recente cosa è successo in giro per l’Europa e nel nostro Paese". Bizzocchi aggiunge: "Attenzione particolare che si rende necessaria alla luce anche delle deliranti parole su Hamas con cui si è espresso di recente l’Imam di Reggio, già stigmatizzate da FdI nel silenzio di tutta la sinistra reggiana".

Francesca Chilloni